“La tentazione è quella di proporre una mozione non per chiedere dimissioni, ma per invitare il gruppo regionale e altri esponenti di Forza Italia a un ripasso delle procedure amministrative, magari all’ora del tè, in una delle quasi 500 scuole che grazie alla Regione sono aperte anche di pomeriggio. In realtà, a dimettersi dovrebbe davvero pensare chi, di nuovo, tira in ballo una delibera del 2015, negli ultimi mesi della precedente legislatura, senza comprendere bene, leggendo gli atti, che i 30 milioni in questione non sono altro che risorse derivanti da premialità degli Obiettivi di Servizio che, per chi non lo sapesse, nell’ambito del Quadro Strategico Nazionale della Programmazione 2007-2013, sono risorse destinate ad “elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione”. Per cui nessuna risorsa è stata sottratta all’edilizia scolastica. Anzi: autonomamente il ministero – titolare della decisione – ha poi consentito l’utilizzo di una quota parte del finanziamento proprio per l’edilizia scolastica. Gli esponenti di Forza Italia farebbero bene a informarsi prima di comunicare sciocchezze e scomodare ministri”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale Lucia Fortini. ” Dire quindi, come fa oggi Forza Italia, che le scuole superiori di Caserta cadono a pezzi a causa di una nostra delibera di riprogrammazione di 30 milioni di euro di fondi, risorse che comunque la Regione Campania non ha ancora ricevuto dal Governo, è una sciocchezza talmente grossa che si commenta da sola. Piuttosto per un concreto confronto su come sta la scuola in Campania, sarebbe opportuno partire dai dati di fatto. Da quando governiamo questa Regione, abbiamo aperto quasi 500 istituti della Campania ad attività didattiche pomeridiane attraverso il progetto Scuola Viva. Prima, di scuole aperte il pomeriggio non se n’è vista nemmeno l’ombra. Noi invece abbiamo scommesso sulla scuola, facendola diventare il primo avamposto dello Stato nella lotta al disagio, come avviene oggi in numerosi quartieri di Napoli, a partire dalla Sanità, e in tanti altri territori difficili della nostra regione. Nel frattempo, non ci siamo limitati ai compiti stretti che riguardano la nostra funzione e le nostre deleghe, ma ci siamo fatti carico anche di problemi e di emergenze che sono competenza di altri enti, come nel caso dell’agibilità delle scuole superiori nel territorio casertano, la cui gestione, com’è noto, attiene alla Provincia. Lo stiamo facendo senza recriminare, senza strumentalizzare. Quello dell’edilizia scolastica è infatti un tema serio, che meriterebbe una discussione approfondita, proprio perché viene da molto lontano. A tal proposito, verrebbe da chiedersi come sono state gestite negli anni addietro, dalle precedenti amministrazioni provinciali di Caserta, ma anche di Napoli, dove pure il problema è forte, le risorse a disposizione per fare la manutenzione e la messa in sicurezza dei plessi scolastici. Noi però oggi, siamo qui, come dice sempre il presidente De Luca, non per fare la storia dei problemi della Campania, ma per contribuire a risolverli. E questo faremo nei prossimi mesi anche per l’emergenza dell’edilizia scolastica. Nel frattempo, ci permettiamo di dare un consiglio a chi annuncia minacciosamente interrogazioni: non deve rivolgersi al ministero dell’Istruzione ma al ministero dell’Economia, dipartimento del Tesoro, il dicastero titolare delle risorse in questione. Riceverà, così, la conferma di aver trovato l’indirizzo giusto per chiarire i propri dubbi e insieme al gruppo regionale di Fi, di aver segnato un clamoroso autogol. Noi, intanto, continueremo a lavorare per contribuire a risolvere l’emergenza scolastica. A partire da Caserta”.