“Leggo che si potrebbero fare delle nuove e singolari regole per vietare di candidarsi a chi è già stato sindaco. Francamente vedremo, sono voci. A me sembrerebbe sbagliato”. Così Antonio Bassolino in corsa per le primarie del centrosinistra. “Non si cambiano mai le regole in corso di gioco ma ben prima e a Napoli è stata già fissata la data del 7 di febbraio. E poi – dice a La Telefonata di Belpietro – io in generale penso che sono giuste le regole che tengono a includere e ad aumentare la partecipazione, non ad escludere”. Bassolino non si dice d’accordo neanche sulla ipotesi di elezioni a giugno: “Mi auguro che il Governo rifletta bene”. “Giugno ormai è un mese anche molto caldo, le scuole chiudono – spiega – penso che in un Paese nel quale la crisi di partecipazione è già molto grande, parlo al di fuori della crisi di partito, in cui il 60% dei cittadini non va a votare neppure nelle grandi città stiamo attenti a non dare un incentivo alla crescita dell’astensionismo che è già il più grande partito italiano”. “Renzi non mi vuole come candidato? Bisognerebbe chiederlo a Renzi”. Antonio Bassolino, in corsa per le primarie del centrosinistra, risponde a così a chi gli chiede in merito ai malumori del Pd sulla sua candidatura. “Ho letto la Serracchiani, ho letto che non sono in cima ai suoi pensieri, va bene, nelle settimane prossime vedremo anche quello che pensa Renzi, lui con il suo nome e cognome. Io leggo rispettosamente la parole della Serracchiani – dice nel corso de La Telefonata di Belpietro – mi auguro che non si vada avanti sulla strada di regole sbagliate e penso che bisogna essere molto attenti a non muoversi in modo irrispettoso verso la città, perché Napoli viene prima di tutto, e verso il Pd locale”.