CASTELLAMMARE DI STABIA – “L’accordo sul nuovo orario di lavoro della Fincantieri non mi piace”. E’ netto il giudizio di Nicola Corrado, candidato sindaco al comune di Castellammare, sull’esito del referendum svoltosi nello stabilimento stabiese.

“E’deludente per un motivo semplice, che però ora tutti tacciono: dopo anni in cui da più parti si diceva di puntare sul bacino di costruzione, che era l’unico modo di rilanciare il cantiere, ora non se ne fa più parola. Da mesi è scomparso da tutti i tavoli. Vanno bene i sacrifici degli operai, la riduzione dell’orario di lavoro, ma dov’è il rilancio? Cosa c’è oltre questa commessa? Senza un piano di investimenti non hanno nemmeno senso i sacrifici dei lavoratori. Per il cantiere – continua Corrado – questa è l’unica strada. Il passaggio al futuro dello stabilimento deve passare per la realizzazione della stazione crocieristica attraverso la riconversione del porto commerciale e la rotazione del cantiere verso la Maricorderia. Penso che è necessario immaginare una soluzione cluster capace di tenere insieme nella Castellammare 2.0 la vocazione turistica e industriale che hanno convissuto nel passato e che devono continuare a farlo nel futuro, rafforzandosi a vicenda. Ora è necessaria una prospettiva di rilancio produttivo capace di resistere sul mercato globale, in grado di permettere al cantiere di costruire navi da crociera. Una strada che salverà anche l’indotto, oggi di fatto escluso dall’accordo, che privilegia l’internalizzazione”. Del presente e del passato della Fincantieri stabiese Nicola Corrado parlerà con gli operai domani sera, alle 18,30, al Cral Fincantieri, dove presenterà il suo libro “Passaggio al Futuro”.

 

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