NAPOLI – La Commissione Scuola, presieduta da Salvatore Pace, ha discusso questa mattina con l’assessora all’educazione Annamaria Palmieri del programma di azioni da elaborare a seguito del primo riparto di fondi effettuato a marzo dal Ministero dell’Interno (individuato come responsabile dell’attuazione del programma nazionale) nell’ambito del Piano di Azione per la Coesione (PAC). Secondo questo riparto, al Comune di Napoli, suddiviso in 10 ambiti, spettano oltre 5 milioni e mezzo di fondi (5.649.766 euro) da utilizzare per servizi di cura all’infanzia.
La Commissione ha discusso, con l’intervento anche del Vice Presidente Frezza e dei consiglieri Vernetti e Gennaro Esposito, delle varie possibilità che il programma offre per ampliare l’offerta dei servizi e il loro riequilibrio territoriale. Tra gli obiettivi specifici previsti, per il Comune quello più adatto appare quello dell’utilizzazione dei fondi per la copertura dei costi a carico dei Comuni per il prolungamento degli orari e/o dei periodi di apertura (Kinder Garden) o per l’aumento di presa in carico in strutture che eroghino servizi integrativi (come le ludoteche) e servizi integrativi realizzati in contesto familiare (come i Nidi di Mamme). Un problema a parte da approfondire, infine, riguarda la stima dei costi standard dei posti-nido individuata dal Ministero, discordante rispetto al costo sostenuto dal Comune di Napoli che, tra l’altro, rispetto ad altri Comuni, gestisce i nidi in maniera totalmente pubblica. Un approfondimento, alla luce di una verifica da fare, sarà infine dedicato ad un altro obiettivo proposto dal programma, e cioè la possibilità di utilizzare i fondi per sostenere l’acquisto di posti-utente in nidi o micronidi privati, convenzionati o autorizzati.
Una pianificazione dell’utilizzo dei fondi potrà comunque essere fatta, ha spiegato l’assessora Palmieri, quando saranno emanate le direttive attuative e le Linee Guida. Nel frattempo il Comune dovrà raccogliere i dati informativi richiesti e fare un’istruttoria che individui, per ogni Municipalità, attraverso consultazioni, le misure più congruenti col territorio.