“Lavoriamo e programmiamo proiettati al futuro. Guardarsi indietro, verso un mondo che non esiste più, è decisamente impensabile. Lo deve capire chi in queste ore lancia pericolosi anatemi, costituendo gruppi che li riducono ad un movimento localistico dagli orizzonti limitati ed incerti” E’ quanto afferma in una sua lunga analisi su Forza Italia in Campania, pubblicata sul proprio profilo di facebook,
il presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo. Il presidente Pentangelo, citando il cardinale di Retz, pur affermando che “nei partiti riesce più difficile vivere con quelli che ne fanno parte, che agire contro quelli che vi sono avversi”, si dice comunque convinto che “nessuna strada è preclusa, compresa quella del ritorno alla collaborazione ed al dialogo”. Per quanto riguarda le fibrillazioni in atto in Forza Italia e la nomina a coordinatore regionale del partito del senatore Domenico De Siano, Pentangelo dice: ”questa nomina è stata voluta fortemente dal presidente per dare anche un preciso segnale di rinnovamento nella continuità di un partito che nella nostra regione fa tesoro delle esperienze positive vissute con Nitto Palma, ma che non smette mai di guardare avanti, attento a ciò che accade nel Paese”. Pentangelo definisce De Siano come l’uomo adatto per affrontare questo passaggio cruciale nella vita politica del partito in Campania: “sa ascoltare – dice – ed è caratterialmente propenso all’aggregazione piuttosto che alla divisione”. Il presidente della Provincia di Napoli si sofferma anche in un analisi sulla struttura che dovrà assumere il partito, “leggero e duttile nella struttura e nel modus operandi”, capace di monitorare il territorio attraverso “uno screening puntuale e preciso della società reale, coadiuvato dai giovani e dalle donne dei club”. Non manca il riferimento al ddl Delrio sulle Province e le città metropolitane prossimo alla discussione al Senato: “Dovremo essere capaci – conclude Pentangelo – di aggregare anche trasversalmente posizioni responsabili, stilando emendamenti che diano un senso ad una legge non solo inutile ma anche pericolosa per gli stessi cittadini. In tal senso sto lavorando con Mimmo De Siano, che da palazzo Madama fungerà da coordinatore nei rapporti con altri senatori delle arre metropolitane interessate dalla riforma”.