NAPOLI – ”Lo stabile in via Belvedere, pur non essendo di proprieta’ del Comune ma dell’ordine monastico Suore di Nostra Signora della Carita’ del Buon Pastore, era stato occupato da famiglie e persone in difficolta’ per le quali avremmo voluto trovare una soluzione attraverso il dialogo con tutti i soggetti coinvolti e interessati. Per questo ci coglie di sorpresa la decisione dello sgombero”

. E’ quanto sottolinea, in una nota, l’assessore al Patrimonio, Alessandro Fucito. ”Lascia perplessi, infatti, la modalita’ di rilascio coattivo in pieno agosto della struttura. Una struttura che la Giunta de Magistris scelse di dismettere perche’ rappresentava un esoso fitto passivo pari ad oltre ventimila euro mensili e che, dopo la dismissione da parte del Comune e ritornata in possesso del proprietario privato, e’ stata appunto occupata – aggiunge – Tale circostanza dimostra quanto sia forte il tema dell’emergenza abitativa e quanto sia indispensabile un rinnovato e preventivo dialogo tra le istituzioni per darvi risposta. Un dialogo che stiamo affannosamente ricercando per offrire soluzioni adeguate”. ”E’ comunque cultura di questa amministrazione rifuggire le logiche burocratiche, scegliendo la strada del dialogo con soggetti e realta’ sociali che esprimono un bisogno fortemente aggravato dalla crisi economica generale quale e’ quello abitativo”, conclude.

 

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