NAPOLI – Prenderà il via in autunno il progetto per la catalogazione, la digitalizzazione e la fruizione del patrimonio della biblioteca dei Girolamini a Napoli. L’idea, messa a punto da Tommaso Montanaro e Andrea Mazzucchi, docenti di lettere della Federico II, nell’ambito delle azioni di ricerca e sviluppo previste dal Distretto per i Beni Culturali della Campania (Databenc), è stata approvata dalla Commissione formata da Ministero per i Beni Culturali e Regione Campania.
Il progetto intende favorire la tutela e la valorizzazione del patrimonio della biblioteca e del monumento nazionale dei Girolamini a Napoli e si articola in più livelli, il primo dei quali, in ordine di fattibilità, prevede proprio la catalogazione completa e la digitalizzazione parziale del materiale esistente, fatto tra l’altro di 150 mila volumi, centinaia di pergamene, manoscritti vari e tantissimo altro materiale raro.
E’ prevista altresì la verifica, l’ unificazione ed il completamento dei cataloghi storici dei fondi a stampa della biblioteca; l’aggiornamento della descrizione dei manoscritti; la digitalizzazione complessiva degli stessi e di parte degli incunaboli e delle cinquecentine e seicentine più rare e importanti; la commercializzazione digitale (ibook) di una parte dei testi immessi, molti dei quali dotati di rilevanti apparati illustrativi e ancora inediti; la catalogazione completa e la parziale digitalizzazione del fondo musicale.
Il progetto si completa con il consolidamento dell’ala che ospita l’Archivio Storico e la destinazione del complesso dei Girolamini a sede di una Scuola Superiore in Scienze Filologiche, Codicologiche, Paleografiche e Diplomatistiche a tutt’oggi inesistente nel Mezzogiorno d’Italia.
“Si tratta – sottolinea l’assessore alla Ricerca Scientifica Guido Trombetti – di un progetto di grandissimo valore. Il mio auspicio è di passare nel più breve tempo possibile dall’ idea progettuale alla fase esecutiva. Siamo davanti ad un’azione che permette di dare risposte concrete alla necessità di salvaguardia di patrimoni culturali che sono unici al mondo e che, come ben sappiamo, rischierebbero altrimenti il degrado. E’ il primo vero intervento strutturale pensato per questa fondamentale struttura e garantirà, una volta completato, la libera fruizione dei testi.
“La sperimentazione che metteremo in campo per la tutela del patrimonio librario dei Girolamini si può estendere anche all’Istituto di Studi Filosofici, con la catalogazione, la digitalizzazione e la fruizione della biblioteca dell’Istituto.
“Nell’ ambito del Distretto dei Beni Culturali – aggiunge Trombetti – potranno essere previste azioni di affiancamento anche per l’ Istituto di Studi Filosofici, comprensive della gestione dello straordinario patrimonio. La biblioteca non sarà dispersa e troverà sede nell’immobile acquisito dalla Regione Campania a Santa Maria degli Angeli. Ma occorrono un paio di anni per i lavori che sono delicati essendo prevista l’architettura di una biblioteca a scaffali aperti e destinata a libera fruizione.
“Per quanto riguarda l’ attività corrente dell’ Istituto di Studi Filosofici va detto che esso deve vivere e non sopravvivere. Quindi è fortemente auspicabile un finanziamento di spesa corrente che può essere realizzato con un intervento del Governo attraverso una legge speciale”, conclude l’assessore.