“In data odierna, dopo aver ricevuto le delegazioni di cittadini che chiedono interventi per la riduzione della Tares viene disposta l’istituzione di un tavolo di lavoro composto dai rappresentanti di cittadini e la Commissione straordinaria al fine di esaminare la possibilità di disporre interventi per riportare l’importo della tassa in linea con i parametri nazionali, nonché le possibili agevolazioni per le categorie protette e quelle previste dall’articolo 14, comma 19 del dl.gs 201/2011” (Il consiglio comunale può deliberare ulteriori riduzioni ed esenzioni. Tali agevolazioni sono iscritte in bilancio come autorizzazioni di spesa e la relativa copertura è assicurata da risorse diverse dai proventi del tributo di competenza dell’esercizio al quale si riferisce l’iscrizione stessa). Su richiesta delle delegazioni la Commissione dispone la sospensione del primo rateo della tassa, fatta eccezione per la parte di competenza statale che dovrà in ogni caso essere corrisposta.
Questo è quanto riportato nello stringato comunicato rilasciato dalla Commissione straordinaria al termine di una movimentata riunione che ha visto i comitati cittadini, tra cui l’Eco della fascia costiera nella persona del presidente Lucia De Cicco, battere i pugni sul tavolo per ottenere quanto meno uno stop al pagamento di un tributo inviso alla stragrande maggioranza dei cittadini e delle associazioni produttive. Il risultato conseguito non soddisfa pienamente ma, quantomeno, si è costretta la Commissione a concedere uno stop al pagamento, anche se momentaneo.
L’associazione L’Eco della fascia costiera dal canto suo ha aveva già precedentemente segnalato alle autorità competenti, sia statali che locali, con una lettera del 6 gennaio c.m. l’esorbitante costo di una gabella che insulta il popolo giuglianese che non solo deve sopportare il degrado ambientale contro il quale poco o nulla si fa, ma che,inspiegabilmente e proprio in virtù di quanto detto poc’anzi, si è visto negare anche le agevolazioni contemplate dello stesso governo centrale per le categorie protette. Un regolamento Tares insomma tutto da rifare che non tiene conto delle numerose discariche, legali e illegali presenti sul territorio e che dovrebbero costituire, buon senso e onestà vorrebbe, un incentivo ad una compensazione ambientale per gli anni di sacrifici sopportati dalla cittadinanza, che lunghissimo tempo è stata oggetto di vessazioni da parte della criminalità organizzata e della burocrazia più cieca e inefficiente del Paese.
Un esempio per tutti: le tariffe, secondo il regolamento attualmente in vigore, registrano un trattamento di favore per le banche che vedono scendere l’aggravio del tributo da 30 a 4 euro al metro quadro, mentre si registrano aumenti che variano in peggio, sino ad arrivare a più del doppio, per le famiglie che si sono viste recapitare bollettini di pagamento con cifre insostenibili. Ben venga quindi lo stop decretato ieri dalla Commissione straordinaria al pagamento del primo rateo, ma ciò non rappresenta sicuramente una vittoria. Proprio per questo L’Eco della fascia costiera continuerà a battersi affinché giustizia sia fatta e affinché la popolazione giuglianese possa essere destinataria di una tassazione congrua basata su parametri di razionalità e progressione.
Francesco Romeo
Eco della fascia costiera