E’ entrato negli Scavi per una rapida visita, pagando il biglietto, e senza alcun preavviso. Beppe Grillo ha poi spiegato il suo blitz nel sito archeologico di Pompei: ”Ero qui, non lo avevo mai visto. Ma è grandissimo”. Al termine della visita Beppe Grillo commenta, con chi lo ferma in strada, i danni all’immagine dell’Italia a causa dei crolli nel sito: ”Siamo oltre la disonestà economica e c’è anche una gran dose di incompetenza, perché anche un bambino capisce che qui il problema è la manutenzione ordinaria”. ”Non bisogna far crollare un affresco e poi intervenire – commenta – ma essere lì prima. Servono persone che tutti i giorni controllino e intervengano continuamente. Invece, così fanno grandi progetti, appalti e subappalti. Pompei rispecchia il sistema economico del Paese. Fuori da qualsiasi tipo di buon senso con opere che costano il 40 per cento in più rispetto alla media europea”. A chi gli chiede come gestirebbe gli scavi, Grillo ribadisce: ”Questo Paese non esiste più, è già crollato tutto, preparatevi ad uno choc termico”. Poi entra nel merito, sul sito: ”E’ immenso, non me l’aspettavo. Io lo dividerei in settori con biglietti per diversi itinerari, perché non si può visitare tutto in una sola volta”. ”Qui si capisce veramente come vivevano i romani, il loro concetto di struttura pubblica, vedi le tubature nei muri, l’uso del piombo. Avevano già inventato l’aria condizionata, l’importanza dell’acqua che era un bene pubblico così come per noi del Movimento rappresenta la prima nostra stella, acqua bene pubblico”, conclude.

 

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