La sede dell’Ordine dei medici di Napoli è stata occupata da giovani medici neoabilitati per protestare contro le politiche nazionali in materia di sanità e per accendere i riflettori sui problemi occupazionali che mettono a rischio il loro futuro. Diversi gli striscioni affissi. La protesta corre anche su twitter attraverso gli hashtag “#noiceneoccupiamoetu” e “#occupiamoil28luglio”. La protesta – come spiegato – è nata in modo ”spontaneo” e non si fregia di alcuna sigla. ”Abbiamo scelto di occupare la sede – spiega il consigliere dell’Ordine Pierino Di Silverio – perché è il luogo che sentiamo più vicino ai nostri problemi”. “Il presidente Zuccarelli – ha aggiunto – ha sempre prestato grande attenzione a questi temi e ha dimostrato di essere molto sensibile alle difficoltà espresse dai giovani. Anche se le radici di questa protesta affondano nel territorio cittadino abbiamo ricevuto adesioni da tutta la regione”. Tra i temi ‘caldi’, il concorso nazionale che si dovrebbe tenere entro la fine di luglio, ma che si teme possa slittare, ”aggravando la già difficile situazione occupazionale”. ”Ad oggi – sottolinea Di Silverio – non è stato ancora pubblicato il bando, né si hanno notizie rispetto all’organizzazione, non esistono testi utili per prepararsi e, a quanto sappiamo, i quiz sono stati affidati ad una società esterna di cui non si sa nulla”. Ma non è solo l’assenza del bando di concorso a preoccupare i giovani medici, ma anche la programmazione del fabbisogno. ”Si sente parlare – prosegue il consigliere – dell’innesto di 5mila unità l’anno, pochissime se si considera che il reale fabbisogno è di almeno 8mila specialisti l’anno. Se questi sono i numeri – conclude – le nostre uniche prospettive lavorative sono all’estero perché restare in Italia significa piegarsi a retribuzioni mortificanti, spesso al servizio di agenzie di lavoro interinale”.