“Beni confiscati: da domani Italia dei Valori sarà in piazza per raccogliere le firme dei cittadini sulla nostra proposta di legge che punta a combattere concretamente le mafie e a ridurre sensibilmente il debito pubblico.

Da un migliore utilizzo di questo patrimonio lo Stato potrebbe recuperare 80 miliardi di euro, ben più di una manovra finanziaria”. Lo dichiara Nello Di Nardo, segretario Idv Campania, che illustra i contenuti della proposta di legge depositata il 5 febbraio in Cassazione, dal segretario nazionale Ignazio Messina e dai vertici del partito: “Ogni volta che un bene confiscato o un’azienda sequestrata non produce nulla per la comunità, la camorra vince una seconda volta. Guardando ai beni confiscati, abbiamo visto troppe volte immobili lasciati a sè stessi e ditte fallite. E’ assolutamente necessario invertire la rotta. Come Idv proponiamo di istituire un albo dei beni confiscati, che non esiste, e la vendita dei beni se, entro tre mesi dalla loro confisca, nessuno fra regioni, comuni o associazioni ne faccia richiesta di utilizzo. Inoltre proponiamo di rendere più produttive le aziende confiscate alla criminalità organizzata. E’ di questi giorni il dato allarmante emerso dal report voluto dalla commissione europea: solo il 4% delle aziende confiscate alle mafie sopravvive, il resto viene bruciato da lentezze e pastoie burocratiche inaccettabili. Così passa un messaggio sbagliato: le mafie producono ricchezza e lavoro, lo Stato no. Per questo sosteniamo che la camorra si combatte rendendo più forte lo Stato”. “Nel Fondo unico giustizia- continua Nello Di Nardo – ci sono due miliardi di euro e trecento milioni in contanti, titoli e azioni di Stato. Sono soldi pronti che nessuno utilizza. Basterebbe davvero poco per sbloccarli e recuperare risorse più che consistenti con le quali affrontare le tante emergenze del nostro Paese. Stiamo tutti a chiederci dove Renzi troverà i soldi per attuare il programma che ha annunciato in Senato. Come Idv indichiamo nei fondi confiscati alle mafie una prima risposta immediata. In Campania i soldi dovrebbero andare alla bonifica della Terra dei Fuochi. La camorra che ha inquinato la nostra terra, spesso con la complicità e il silenzio di aziende del Nord, ripagherebbe così i danni pesantissimi creati alla popolazione e al futuro delle giovani generazioni”. Nello Di Nardo conclude: “Sono queste le battaglie che Idv porta avanti, nel segno del contrasto concreto all’illegalità. Siamo sicuri che i cittadini anche stavolta apprezzeranno la nostra proposta e, così come accaduto per la lotta contro il gioco d’azzardo, risponderanno al nostro appello per la raccolta firme. Il nostro partito, in questo momento storico, è fuori dal Parlamento proprio per le battaglie che ha condotto, ma restiamo sempre vicini alla gente e alle esigenze del paese reale”.

 

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