NAPOLI – In Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, l’assessore Salvatore Palma ha anticipato questa mattina le linee della proposta del bilancio di previsione 2013 che probabilmente la Giunta approverà nel corso di questa settimana (mentre la discussione in Consiglio comunale potrà svolgersi nei primi 10 giorni di settembre).

 

Il primo bilancio di previsione e pluriennale dopo il piano di riequilibrio finanziario dell’Ente, ha detto l’assessore, sarà ovviamente improntato agli obblighi da questo previsti (tra questi, il calcolo massimo delle aliquote Irpef, seppure con una più vasta fascia di esenzione, e l’aumento delle tariffe per i servizi) ma, per la prima volta, si intravvede una azione di politica economica, come dimostrato dal fatto che la spesa, pur in una condizione di ristrettezze finanziarie, viene incrementata  da 1 miliardo e 90 milioni (del 2012) ad 1 miliardo e 250 milioni. Le principali novità riguardano la manutenzione straordinaria di strade e scuole (per le quali vengono previsti rispettivamente 5 e 4 milioni) con un approccio di programmazione pluriennale che centralizza le gare (per consentire economie di spesa e ottimizzazione della stessa) e programma anche i pagamenti su base pluriennale per evitare oneri aggiuntivi dovuti ai ritardi di pagamento. Per le Municipalità, sono previste novità ancora più rilevanti che puntano a svilupparne l’autonomia: accanto ad un aumento medio dei valori previsti nel 2012 (da 100mila a 200mila euro in più per ognuna), le Municipalità avranno a disposizione 10 milioni per progetti cantierabili su materie quali parchi, giardini, arredo urbano, strade e spazi pubblici, fondi che, risultando da residui passivi, possono essere spesi immediatamente, in presenza di progetti, senza aspettare l’approvazione del piano di gestione conseguente al bilancio. Infine, sul modello delle “segnalazioni qualificate” – che a livello nazionale prevedono che il 100% del gettito derivante da azioni di recupero di evasione e elusione fiscale vada ai Comuni – le Municipalità che daranno impulso a questo tipo di azioni, da mettere in campo con la collaborazione della Polizia Municipale, potranno contare sul 50% di quanto recuperato. Per quanto riguarda in generale i servizi, la proposta di bilancio conferma le richieste da questi avanzate mantenendosi nel tetto dello stanziamento del 2012. Si tratta, ha concluso l’assessore, di un bilancio che non ha natura ragionieristica e che può essere considerato un “bilancio a progetto” con prospettive positive per il prossimo autunno quando, con l’anticipo dei fondi 2014 del decreto per il pagamento dei debiti, si potrà dare risposta ad una platea più vasta e polverizzata di creditori, garantendosi un maggiore impatto sulla economia cittadina e riducendo da 11 a 7 mesi il ritardo dei pagamenti. Mentre si è impegnato ad una verifica del calcolo effettuato dai servizi competenti per la compartecipazione alla spesa per i servizi a domanda individuale, in particolare per la refezione scolastica – problema sollevato dalla consigliera Beatrice che ha rilevato che gli aumenti ipotizzati non rispettano il principio dell’equa progressione retributiva – l’assessore ha poi assicurato che, grazie al fatto che la spesa per il personale è scesa al di sotto del 50% della spesa corrente, sarà possibile lo scorrimento delle graduatorie per i profili che effettivamente necessitano alla macchina amministrativa. Il problema dello scorrimento delle graduatorie in scadenza era stato sollevato dai consiglieri Vernetti, Coccia e Antonio Borriello il quale ha anche sollecitato l’attuazione della riforma della Polizia Municipale e un cambio radicale di politiche su manutenzione urbana e vivibilità. Altri consiglieri intervenuti hanno espresso l’auspicio che si eviti la formazione di debiti fuori bilancio appostando le somme necessarie ai servizi e che si recuperi la task force messa in campo dall’assessore Realfonzo per l’accertamento dei residui attivi e la lotta all’evasione (Iannello); proposto la necessità di recuperare le somme che il Comune perde per il mancato controllo delle strisce blu e di una più incisiva politica sul verde cittadino, cominciando dall’attuazione della delibera consiliare sui punti verdi di qualità (Attanasio); la necessità di una riflessione politica tesa, nel momento della difficoltà, a creare condivisione tra maggioranza e opposizione attuando una revisione della spesa grazie alla rivisitazione del ciclo dei rifiuti e un aumento della spesa per le politiche sociali e abitative (Moretto); approfittare dell’uscita dall’emergenza per attuare le progettualità di ampio respiro che avevano caratterizzato la nuova compagine amministrativa della città, approfondendo le trasformazioni geografiche e istituzionali che l’avvento della città metropolitana determinerà (Coccia).

 

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