“Il sindaco della differenziata al 75% in sei mesi, ma che dopo 8 anni ha raggiunto a stento il 30%, l’uomo della rivoluzione che si è posto alla testa di grandi crociate per far partire a Napoli i primi impianti di compostaggio, oggi, nel suo ruolo di sindaco della Città Metropolitana e alla stregua del peggior De Luca, fa dieci passi indietro e firma due delibere per mandare l’umido negli Stir di Giugliano e Tufino con tanto di finanziamento della Regione. Eccola la rivoluzione targata Luigi De Magistris. Provvedimenti spot che di fatto non rappresentano in nessun modo una soluzione verso l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti. Da un lato, infatti, i nuovi impianti, sebbene sofisticati e moderni, avranno un impatto sicuramente deleterio rispetto a quello ottenibile con veri impianti di compostaggio. Dall’altro sappiamo bene che la frazione organica, una volta stabilizzata, verrà usata assieme al secco per gli interventi di ricomposizione e di fatto non verrà migliorata la condizione di recupero dell’umido ai fini del compostaggio, che farebbe registrare ricadute di gran lunga più positive in termini sia ambientali ma soprattutto occupazionali”.
“Non bastavano le scelte insensate del governatore De Luca, che nella sua strategia di costante dirottamento sull’operazione ecoballe delle risorse destinate a bonifiche, differenziata e ciclo ottimale dei rifiuti, ha prodotto il rischio di una nuova emergenza che giustifica la sua stessa volontà di investire in nuova impiantistica. A completare la tempesta perfetta bada ora anche il sindaco De Magistris, la cui totale assenza di una visione programmatica ha prodotto e continua a produrre danni in ogni settore di competenza di Comune di Napoli e di Città Metropolitana”.

 

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