NAPOLI – “Fare piena luce sulla situazione di inquinamento ambientale provocato da sversamenti illegali di rifiuti ad Acerra e far sì che l’acerrano sia priorità nelle bonifiche ambientali”: è quanto è emerso dai lavori della Commissione di inchiesta Anticamorra, presieduta da Gianfranco Valiante (Pd), e dalla Commissione di controllo sulle bonifiche ambientali e sulle ecomafie, presieduta da Antonio Amato (Pd), che, stamani, si sono riunite congiuntamente con la partecipazione dell’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano.
Ai lavori ha preso parte, tra gli altri, il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri che ha espresso apprezzamento per la sollecitudine con la quale le Commissioni sono intervenute sulla questione e ha chiesto alla Regione che Acerra venga considerata priorità nelle bonifiche ambientali. Dall’assessore Romano è giunta risposta immediata: “nell’incontro che avrò con il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando mercoledì prossimo sottoporrò la questione del territorio acerrano tra le priorità ambientali della Campania insieme con il giuglianese e il litorale domitio flegreo perché in questi territori, al di là delle vicende giudiziarie, c’è un problema serio di sicurezza per la salute degli abitanti”. Il responsabile regionale dell’ambiente ha aggiunto che “la Regione Campania affiancherà e lavorerà con il Comune di Acerra in quanto questo territorio ha ben 57 siti potenzialmente contaminati, i quali vanno indagati per procedere alla caratterizzazione dei materiali presenti e poi alle bonifiche. Non a caso – ha sottolineato – nel Piano regionale delle bonifiche, Acerra è stata individuata come ‘area vasta’. Questo territorio e tutta la Campania in generale costituiscono una priorità ambientale e, per questo, chiederò al Ministro Orlando che vanga considerata come tale”. L’assessore Romano ha anche reso noto che la settimana scorsa la Giunta ha depositato il ricorso in Corte Costituzionale contro la Legge che modifica il Codice dell’Ambiente cancellando quattro siti di interesse nazionale su sei, tra cui Acerra: “combatteremo, insieme con gli tutti gli assessori delle Regioni di Italia, lo ‘scarico’ di responsabilità che il Governo ha fatto sulle Regioni senza trasferire le risorse necessarie e nemmeno le relative documentazioni” – ha detto Romano – perché
Sul tema, i presidenti delle due Commissioni Gianfranco Valiante e Antonio Amato, insieme con l’assessore Romano, terranno una conferenza stampa martedì 23 luglio alle ore 11 nella sala schermo al primo piano della sede del Consiglio regionale.
La Commissione congiunta di stamani ha fatto seguito alle audizioni richieste da due cittadini di Acerra, Alessandro Cannavacciuolo e Antonio Montesarchio, i quali hanno denunciato, depositando documentazione, presunti sversamenti e interramenti illegali di rifiuti tossici in diversi territori dell’acerrano e l’eventuale connessione con fenomeni patologici che avrebbero colpito cittadini e animali.
Pertanto, le Commissioni hanno deciso di aprire un’indagine amministrativa interna e di trasmettere l’intera documentazione alla Procura della repubblica di Napoli, alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, al Prefetto di Napoli, al Comando provinciale dei Carabinieri di Napoli e alla Commissione parlamentare di inchiesta sul Ciclo dei rifiuti.
“E’ fondamentale che le istituzioni siano a disposizione dei cittadini soprattutto su temi fondamentali che riguardano la salute e il contrasto alle illegalità soprattutto in un settore fortemente a rischio criminalità come quello dei rifiuti e su un territorio fortemente penalizzato come l’acerrano e che, insieme, Consiglio e Giunta, lavorino per favorire la bonifica dei territori a tutela della salute pubblica” – ha sottolineato il presidente Valiante.
“La nostra Commissione ha proposto che i capitali confiscati alla camorra derivanti da reati ambientali vengano destinati alla bonifica del territorio ed il Consiglio regionale, sulla base di questa proposta, ha approvato un ordine del giorno del quale va garantita piena attuazione” – ha sottolineato il presidente Amato, per il quale “è fondamentale lavorare in sinergia con i cittadini e con i rappresentanti del territorio per fare chiudere definitivamente la pagina dello sversamento dei rifiuti tossici e delle aggressioni alla salute dei cittadini”.
In disaccordo il consigliere Luciano Passariello (FdI) che ha abbandonato i lavori della Commissione in quanto, “pur esprimendo ferma condanna verso coloro che hanno commesso reati ambientali e avvelenato il nostro territorio, responsabilità sulle quali dovrà essere la magistratura a fare chiarezza”, ha stigmatizzato “le gravissime accuse rivolte dai due cittadini auditi alla magistratura, alle forze dell’ordine, alle istituzioni” e “l’iniziativa delle due Commissioni che sconfina in competenze che non le appartengono e su fatti già oggetto di indagini giudiziarie, precostituendo un precedente pericoloso anche per i lavori delle Commissioni stesse”.