Addio Arsan. Con l’ok del Consiglio regionale alla legge per ”introdurre la cultura della responsabilità nell’organizzazione sanitaria” e ”migliorare i servizi ai cittadini”, viene cancellata l’Agenzia regionale per la sanità, l’Arsan appunto, le cui funzioni saranno svolte dalle competenti strutture amministrative della Regione (per la durata della gestione commissariale, tali funzioni sono esercitate nell’osservanza delle disposizioni del commissario ad acta). Con la soppressione dell’Agenzia cessano gli incarichi di direzione e di dirigenza, i rapporti di collaborazione, i comandi di personale, e la Regione succede in tutti i rapporti attivi e passivi. Tra gli incarichi e i nomi, spicca quello di Angelo Montemarano, ex assessore regionale alla Sanità nella Giunta Bassolino, l’ultimo assessore prima che la sanità pubblica campana fosse commissariata. Fu Caldoro, all’epoca presidente della Regione, a volerlo a capo dell’Arsan a fine 2014. E Montemarano non ha nascosto di valutare un ricorso al Tar, in caso di approvazione della legge. Messa da parte la cancellazione dell’Arsan e di conseguenza quello della poltrona di Montemarano, la legge, a iniziativa del presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, si pone tre obiettivi: assicurare l’efficienza dei servizi e della spesa nel settore sanitario e socio sanitario mediante l’istituzione di un Ufficio Speciale Regionale denominato “Servizio Ispettivo Sanitario e Socio-sanitario” al quale affidare funzioni ispettive; semplificare, nel rispetto della disciplina nazionale in materia e del principio di trasparenza e di massima partecipazione, le modalità di nomina dei direttori generali delle Asl e degli Enti del Servizio sanitario regionale; razionalizzare l’organizzazione dei supporti tecnico-informatici al Sistema sanitario regionale, mediante soppressione dell’Arsan e riconduzione delle relative funzioni all’ordinaria articolazione amministrativa regionale, con conseguimento di risparmi di spesa. “Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione del disegno di legge sull’organizzazione sanitaria in Campania. Si tratta di un primo intervento dell’esecutivo in materia di sanità che ha un triplice obiettivo, quello di introdurre un ufficio ispettivo in grado di controllare spese e produttività delle aziende sanitarie; quello di semplificare le modalità di nomina dei Direttori Generali delle ASL e degli Enti del Servizio sanitario regionale per non rischiare di attendere mesi per una nomina; ed infine quello di razionalizzare gli strumenti di supporto al Servizio sanitario regionale mediante la soppressione dell’ARSAN riconducendo le funzioni in capo alla Giunta regionale. È stata inoltre disposta una delega alla Giunta per il riordino funzionale della So.re.sa”. Così in una nota stampa il presidente della V commissione Raffaele Topo ha commentato l’approvazione del consiglio regionale al ddl ‘Misure per introdurre la cultura della responsabilità nell’organizzazione sanitaria nonché migliorare i servizi ai cittadini. Modifiche alla L.R. 3 novembre 1994, n.32’. Al fine di riuscire a raggiungere più alti standard qualitativi e quantitativi di produzione delle strutture pubbliche l’obiettivo dell’amministrazione è quello di superare l’attuale blocco delle attività che si verifica in un determinato periodo dell’anno . Con il disegno di legge – continua Topo – si imprime una svolta all’organizzazione aziendale in termini di personale necessario per ogni struttura sanitaria e servizio erogato. “È tempo di superare i commissariamenti e riappropriarsi della piena funzione normativa. Con questo primo intervento in materia sanitaria il consiglio ha intenzione di cambiare passo e intervenire concretamente nella riforma del sistema sanitario regionale” conclude il presidente.

 

 

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