NAPOLI – Pubblichiamo il comunicato diffuso dagli occupanti dello Zer081, ex mensa dell’Orientale dopo il tentativo di sgombero messo in atto dall’università. “Ieri sera la pessima sorpresa: un nuovo tentativo di sgombero dello spazio sociale e studentesco Zer081, ex mensa dell’Università Orientale, dismessa da anni e dal gennaio 2011 occupata e autogestita da studenti in movimento dell’Università Orientale. Un’esperienza che nel tempo si è allargata ai ragazzi e ai precari del territorio, a esperienze dal basso come il “Comitato centro storico”, il comitato “Mamme per la città” e tanti altri.
Già un anno e mezzo fà ci fu un tentativo di sgombero coatto con l’uso dei reparti celere che da tempo non violavano gli spazi universitari in quel modo. La reazione degli studenti fu un corteo che portò alla rioccupazione, resistendo a una repressione durissima e clamorosa: cariche per i vicoli del centro storico, lacrimogeni sparati fin nelle aule studio a bucare i vetri e le librerie delle biblioteche di palazzo Giusso, come documentarono le immagini dei tg nazionali! Ora un passaggio meno violento ma non meno inquietante. Nel primo pomeriggio di ieri veniva rotta una porta dello Zer081 (approfittando che gli studenti erano alla manifestazione del 12 dicembre) per poi mettere un catenaccio all’ingresso. Ostacolo subito rimosso e spazio riaperto, ma segnale abbastanza vile e sicuramente inquietante, tanto che già stamattina abbiamo occupato per protesta il Rettorato di via Chiatamone, recando con noi una versione cartonata del lucchetto della discordia, esponendo striscioni su via Caracciolo mentre una delegazione pretendeva e otteneva finalmente un confronto con la Rettrice Viganoni. Confronto negato da molti mesi! La Rettrice da tempo fa alibi ai suoi propositi di sgombero con un appalto per dei lavori di ristrutturazione dello spazio che l’Orientale ha assegnato a una ditta di Sant’Antimo (…). Noi non abbiamo mai opposto posizioni rigide, ma da tempo abbiamo inutilmente chiesto un confronto e un tavolo di progettazione partecipata che consenta di fare i lavori salvaguardando però le tante attività e l’uso sociale e studentesco che l’autogestione e la lotta hanno costruito in questi due anni nella struttura, a fronte del nulla che c’era prima e del nulla al quadrato che l’Università ci offre per il futuro ( le mense sono tutte dismesse da anni, gli studentati non esistono, le tasse aumentano ecc ecc). E’ una cosa sicuramente possibile e siamo pronti a dimostrarlo ed argomentarlo in ogni momento. Basta averne la volontà politica riconoscendo quello che non la burocrazia, ma l’autorganizzazione dal basso ha creato! Allo Zer081 si sono tenute e si tengono decine di presentazioni, proiezioni, seminari con docenti e ricercatori, rappresentazioni teatrali, il doposcuola coi bambini del quartiere, le aule studio, le attività dei comitati di quartiere (dal carnevale sociale alla prima corsa podistica del centro storico lo scorso anno). C’è perfino una squadra di calcio di studenti e ragazzi del quartiere, la “Stella Rossa 2006” che disputa il campionato di terza categoria con una tifoseria (“Sud Ribelle”) che porta il discorso antirazzista su tutti i campi della Provincia di Napoli. Attività che continuano: alle 16 di oggi c’è il doposcuola, mentre alle 18.30 il Comitato di quartiere e una serie di medici presentano il progetto di ambulatorio popolare per il diritto alla salute che sta per partire nella struttura. Ma ZER081 è soprattutto uno spazio di intersezione autonoma tra i luoghi di riproduzione dei saperi e il territorio. L’ uso critico dei saperi come dispositivo di autorganizzazione sociale contro la precarietà e le politiche di Austerity che ci stanno cancellando il futuro. La Viganoni, invece, ha sempre mostrato un incomprensibile rigidità malgrado le centinaia di firme raccolte tra gli studenti e non solo in sostegno dell’esperienza Zer081. Anche oggi la Rettrice non ha espresso sostanziali mutamenti della sua posizione, pur ridimensionando (a parole) il rischio di sgombero forzato. Ci sarà però un primo momento di confronto con noi in cui interverrà anche la municipalità e l’amministrazione comunale (un passaggio sollecitato in passato dalla stessa Municipalità su pressione dei comitati civici in difesa dello ZER081). Vedremo cosa accadrà, ma di sicuro c’è una cosa: AQUI ESTAMOS!”