«Da questa notte, il Porto di Napoli è senza rappresentante legale, senza presidente e senza commissario. Sono trascorsi mesi di stallo sulla nomina del nuovo Presidente, mentre sul Grande Progetto siamo fermi sempre e solo agli annunci: l’unica realtà, al momento, è che oggi termina la proroga al commissariamento straordinario e che, pertanto, il più importante porto del Mediterraneo e il principale datore di lavoro della Campania sta affondando, restando addirittura senza guida».
Così Antonio Marciano, consigliere regionale del Partito Democratico, commenta la situazione che sta vivendo lo scalo portuale partenopeo. «Il decreto dell’allora Ministro delle Infrastrutture Corrado Passera nominava l’ammiraglio Luciano Dassatti Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale di Napoli, a decorrere dal 22 marzo 2013 fino alla nomina del nuovo Presidente dell’Ente e comunque non oltre 6 mesi. Il tempo è scaduto e niente è cambiato: il nuovo Governo, con il ministro Lupi, non si è ancora espresso. E la Regione attende, ferma e calma», spiega il consigliere, che prosegue: «Questo immobilismo ha ripercussioni sulla stessa attività dell’Autorità Portuale: basta pensare che in questi 9 mesi del 2013 si sono tenuti solo 4 comitati portuali, mentre la legge ne prevede la convocazione una volta al mese». Infine, Marciano conclude: «Non bastano le solite parole e rassicurazioni del governatore Caldoro: bisogna intervenire subito per chiedere al Ministro di sciogliere la riserva sul nuovo Presidente. Altrimenti, anche il Grande Progetto sul Porto di Napoli, che dovrebbe essere finanziato con 240 milioni di euro di fondi Fesr, rischia di fallire miseramente a causa dell’incapacità di questa Giunta regionale, come già avevamo denunciato nei mesi scorsi».