CASANDRINO – Assente nell’ultimo consiglio Comunale dello scorso 30 luglio, il Consigliere di Maggioranza Dott. Florindo D’Angelo ha manifestato per il tramite del suo legale la volontà di proseguire la propria azione legale per accertare le responsabilità dei fratelli Di Lorenzo (consiglieri di minoranza)a seguito dell’ increscioso comportamento avuto da questi ultimi nella seduta del Consiglio Comunale del 25 luglio scorso nei suoi confronti.
Durante tale seduta, infatti, inizialmente tranquilla, in pochi minuti i toni si accendono e cominciano a volare parole pesanti ed offensive ed affermazioni minacciose da parte dei fratelli Alfredo e William Di Lorenzo nei confronti del Consigliere di maggioranza Dott. D’angelo Florindo. Tutto ha inizio quando il Consigliere Alfredo Di Lorenzo nell’intervenire in risposta al suo interlocutore Ing. Massimo Puca (Dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale) intervenuto in Consiglio per delucidare su alcuni aspetti tecnici, comincia provocatoriamente ad ironizzare sulla qualità professionali del Consigliere D’Angelo (medico) per nulla coinvolto in quel momento nella discussione, tacciandolo per incompetente. Tale espressione provoca la reazione del consigliere D’Angelo che afferma di non consentire ed accettare simili espressioni ingiuriose da perte del Di Lorenzo, ma l’escalation offensiva continua fino a degenerare.
Il Consigliere Alfredo di Lorenzo, infatti, prosegue con affermazioni pesanti nei confronti di D’Angelo quali “vieni là fuori e ti faccio vedere io, è chiaro?” “stronzo” “c’ è un fascicolo su di te che non finisce mai”. A tali affermazioni seguono poi quelle di William Di Lorenzo che in supporto al fratello, correndo minaccioso verso la postazione del D’Angelo, ma fortunatamente bloccato dal Custode, utilizza espressioni quali “chiur ‘o cess” “nun parlà” ed ancora “nu’ penzà a chistu scem” “faccia ‘e merd” “vatt a chiudere d’int a nu cess” “u fai parlà pure a chistu chiavic” “mannaggia a Mar… t’aggia aspettà cà for”. Atteggiamenti aggressivi che costringono il Sindaco a chiedere l’intervento della forza Pubblica con la conseguente sospensione del Consiglio Comunale.