“La situazione di stallo della Mostra d’Oltremare e i soliti ritardi burocratici mettono a rischio i 65,5 milioni di euro del Grande Progetto ‘Riqualificazione urbana dell’area e dei beni culturali e architettonici della Mostra d’Oltremare'”. Lo affermano in una nota congiunta il consigliere regionale del Pd Antonio Amato e il presidente della X Municipalità Giorgio De Francesco. “Grazie ad un intervento in consiglio regionale eravamo riusciti a superare l’impasse degli uffici regionali e ad agosto c’è stato il decreto che dà il via alla procedura per accedere ai fondi europei del progetto che sostituisce quello del “polo fieristico regionale”, destinando 45,5 milioni di euro alla Mostra d’Oltre Mare e 20 milioni al Comune di Napoli, con un cofinanziamento europeo del 75%. Si tratta – dicono Amato e De Francesco – di un’opera strategica di vitale importanza, prioritaria nella più generale opera di riqualificazione e rilancio dell’intera area occidentale. Per la Mostra d’Oltremare sono previsti il restauro della Torre delle Nazioni e di diversi padiglioni, la riqualificazione degli ingressi di viale Kennedy e via Terracina, il recupero dell’antica strada romana e del tempietto. Il Comune di Napoli, invece, con questi fondi potrà riqualificare gli assi urbani di accesso alla Mostra, tra cui il Viale Augusto, per migliorare il livello di vivibilità e soprattutto per aumentare gli standard di sicurezza del quartiere che ospita il parco”. “Naturalmente, ci sono procedure e soprattutto tempistiche da rispettare. Ma la grave empasse che si è creata nel consiglio d’amministrazione della Mostra, che ormai da tempo non si riunisce nemmeno, e le solite complicazioni burocratiche, insieme alle tante difficoltà che già si sono registrate in questi anni, mettono a serio rischio il Grande Progetto, e si potrebbero addirittura perdere i fondi previsti all’interno del Por Fesr 2007-2013. Chiamiamo ad un atto di responsabilità tutti gli attori istituzionali interessati – concludono Amato e De Francesco – Non realizzare questo progetto, perdere i fondi stanziati, sarebbe un danno enorme per l’intera città”.


 

 

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