“Mi ricandido perché ho già fatto il sindaco e penso di averlo fatto bene. È la cosa che penso di aver fatto meglio. È la cosa che ho fatto con più passione. E credo che questo sia anche il pensiero di tanti napoletani. Non mi sarei candidato e non mi candiderei mai per fare altro. Non mi candiderei alla Regione, non mi candiderei a fare il deputato, a fare il ministro. Invece il sindaco è un’altra cosa, è una cosa particolare, soprattutto a Napoli. È la cosa più bella e più difficile assieme che ci possa essere. Il sindaco deve avere un rapporto fatto anche di sentimenti con la sua città. Deve sentirla e sentirsi parte della città”. Così Antonio Bassolino nel corso della trasmissione di Luigi Necco ‘L’Emigrante’, in onda stasera alle 20.30 su Canale 9. Per Bassolino “sulla questione dei tagli e del rapporto Comune-Governo viene a galla la questione politica. Napoli da sola non ce la fa. In questo momento siamo deboli. Napoli non ha peso politico. A tutti i livelli. Conta poco a Roma la nostra città. Conta poco nel governo, conta poco nei partiti. Si tratti del Pd o di Forza Italia. Napoli conta poco nei sindacati. Conta poco nelle organizzazioni imprenditoriali. Proprio per questo, visto che siamo deboli in questo momento, dovremmo trovare forza dallo stare uniti come napoletani. Invece oggi siamo divisi, siamo scassati e spaccati. La prima cosa da fare è un patto con Roma. È nel nostro interesse avere un accordo su tutto: sulle risorse che servono per le strade, sui fondi europei che bisogna saper utilizzare, su maggior investimenti per lo sviluppo. Siamo noi a dover dire a Renzi ‘devi fare di più’. Ma dobbiamo dirglielo nel modo giusto: non con la contrapposizione, ma con la strada della collaborazione. Napoli deve tornare a praticare la strada del dialogo”. “La manutenzione urbana – dice poi il candidato alle primarie – è la prima cosa, la più importante di cui si deve occupare un sindaco. Perché l’amministrazione è fatta di tante cose, soprattutto tante piccole cose che messe assieme sono una grande cosa. La manutenzione delle buche stradali, della rete fognaria, degli immobili, dei palazzi, del suolo e del sottosuolo, la sicurezza fisica della città e il decoro urbano sono, secondo me, il primo punto programmatico per la Napoli dei prossimi anni. La prima importante cosa è la sicurezza fisica della città. Quando io ero Sindaco a Palazzo San Giacomo c’era una squadra, si chiamava la Quarta Tabella, ed io continuamente segnalavo e sollecitavo l’intervento. Questa squadra operava con rapidità ed efficacia. Dobbiamo ripristinare un sistema di intervento di questo tipo”.