“Siamo in tanti, altro che fedelissimi. Tanti mondi della città. Siamo in questo teatro più o meno quanti tutti gli iscritti al Pd di Napoli”. Così Antonio Bassolino apre la sua convention. “Qualcuno ha parlato di guerra interna, ma bisogna saper pesare le parole. La vera guerra civile che dobbiamo combattere è quella contro la camorra, senza chiudere gli occhi come molti fanno. Sono sceso in campo per un atto d’amore verso la città, non mi interessano divisioni e rese dei conti”.


“Perché le primarie vivano, servono tre condizioni: trasparenza, trasparenza e ancora trasparenza”. Ha detto Bassolino dal palco. “Non può esserci un colpo di spugna burocratico, la questione è democratica. Abbiamo bisogno di verità, per Napoli, la politica e l’opinione pubblica italiana indignata da quanto è accaduto. Finora ci hanno risposto con cavilli, sentenze preconfezionate tra Roma e Napoli. Perciò oggi siamo qui”. “Non posso tollerare che per un voto si dia un euro o dieci euro a persone che non sanno neppure chi stanno scegliendo. È una vicenda che va molto oltre Napoli”, ha sottolineato l’ex governatore.

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