La commissione Attività produttive, presieduta da Vincenzo Solombrino, ha esaminato oggi con la partecipazione della dirigente del servizio competente Valeria Paolella e del componente dello staff dell?assessorato Giovanni Piombino gli emendamenti alla bozza di regolamento presentati dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti La discussione ha riguardato le proposte di modifica indicate dalle associazioni di categoria su specifici aspetti. In materia di sub ingresso (art. 9 comma 1), parere contrario è stato espresso alla proposta di eliminare la previsione dell?obbligo di nominare un preposto in caso di sub ingresso, in quanto il possesso del requisito professionale è considerato dalla legge come essenziale. Sulla proposta di abrogare la previsione dell?obbligatorietà del Pos per i commercianti (art. 14), a causa dei costi difficilmente sostenibili dai piccoli esercenti, gli uffici e la commissione ? in particolare i consiglieri Coccia (Napoli in Comune a Sinistra) e Gaudini (Verdi-Sfasteriati) – si sono espressi nel senso di prevederne l?obbligatorietà senza indicare la sanzione collegata all?inadempienza. L?indicazione, in ogni caso, sarebbe quella di avviare un dialogo con l?Associazione delle banche per prevedere condizioni di accesso ai pagamenti elettronici più favorevoli di quelle attuali. Sull?introduzione di limiti di superficie per gli esercizi di vicinato in centro storico (art. 15) la dirigente ha chiarito che la materia va rinviata alla discussione e all?adozione del SIAD (Strumento intervento apparato distributivo) che in quanto strumento integrato di programmazione può prevedere una disciplina specifica per particolari aree della città. Per questo l?orientamento degli uffici, condiviso dalla consigliera Coccia che sull?argomento ha presentato una serie di proposte, è quello di inserire nell?ambito della relazione previsionale e programmatica un termine di diciotto – ventiquattro mesi per l?adozione dello strumento di programmazione. Parere negativo anche relativamente alle proposte di abrogare il riferimento ai parchi commerciali (art. 36 commi 6 e 7), mentre consenso è stato espresso a quelle sulle precisazioni relative alla Scia (Segnalazione certificata inizio attività) per gli outlet con superficie analoga a quella degli esercizi di vicinato (art. 41 comma 2), all?eliminazione del riferimento ai distributori automatici di bevande alcoliche (art. 49 commi 4 e 5) e alle caratteristiche qualitative minime per le medie e grandi strutture di vendita, (art.. 20 e 24).

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