NAPOLI – Alla presenza di 32 consiglieri, si è aperta oggi la seduta monotematica del Consiglio Comunale dedicata alla Giornata di solidarietà con il popolo palestinese. Dopo il benvenuto al Ministro della Salute del Governo Palestinese Hani Abdin e all’Ambasciatore della Missione diplomatica Palestinese in Italia Sabri Ateyeh, la vice Presidente del Consiglio, Elena Coccia, ha innanzitutto invitato l’Aula, richiamando il recente ultimo omicidio avvenuto all’interno di una scuola, ad osservare un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime innocenti della camorra. Un episodio, ha detto, che ci rende tristi, anche in una giornata in cui ci accingiamo a festeggiare l’ammissione dello Stato palestinese come membro osservatore nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Questa ammissione è da considerarsi, ha continuato, un passo importante, ma non ancora quello decisivo: l’ingresso dello Stato Palestinese, a pieno titolo, nell’ONU sarebbe il riconoscimento delle stesse finalità delle Nazioni Unite. Napoli, non soltanto perché è città dell’accoglienza, della convivenza e della promozione dei diritti umani e civili, ha concluso, si sente particolarmente vicina al popolo palestinese e vuole riaffermare il proprio ruolo a favore delle politiche della vicinanza e della solidarietà nel Mediterraneo e nello scacchiere europeo.
Anche il Sindaco de Magistris, nel suo intervento, ha ribadito la vicinanza di Napoli al popolo palestinese e a tutti gli altri popoli che, nel Mediterraneo e nel Medio Oriente, lottano per la democrazia, l’indipendenza e l’autonomia ed ha invitato a rivolgere un pensiero affettuoso alla nostra connazionale che lavora come giornalista nella Striscia di Gaza, Rosa Schiano. Il sogno e l’impegno politico di Napoli in quanto città strategica nel Mediterraneo, ha detto il Sindaco, è quello che ci possano essere in Medio Oriente Due Stati e che possano vivere in pace, sicurezza, amicizia e fratellanza, uno accanto agli altri. Il Sindaco de Magistris ha quindi fatto appello ad un impegno più forte dello Stato Italiano, e degli Stati Uniti nello scenario internazionale, per raggiungere quel traguardo necessario a garantire gli equilibri; ha ricordato le iniziative che il Comune di Napoli ha già messo in campo – dal Festival della storia che mette al centro il Mediterraneo come mare di pace all’impegno di costruire una moschea in città, dal conferimento della cittadinanza simbolica ai figli degli immigrati al riconoscimento da parte del Consiglio dello Stato palestinese – annunciando un altro gesto simbolico per scrivere le prossime pagine di democrazia, sviluppo e progresso, e cioè il conferimento della cittadinanza onoraria ad Abu Mazen in rappresentanza del popolo palestinese.
Il Consiglio ha a questo punto visto il saluto istituzionale dell’on. Pasquale Sommese in rappresentanza del Presidente della Regione Campania, il quale ha voluto ricordare le iniziative della Regione, anche in collaborazione con l’ANCI, per scrivere percorsi di pace nell’area mediterranea, iniziative che continueranno intensificando i rapporti tra le pubbliche amministrazioni italiane e palestinesi, invitando i rappresentanti del popolo palestinese ad affrontare le prossime sfide con coraggio e responsabilità storica ispirandosi all’opera di Arafat e Mazen.
Anche l’on. Luigi Rispoli, in rappresentanza della Provincia di Napoli, ha ricordato la presa di posizione recente del Consiglio provinciale a sostegno del dialogo e del riconoscimento come osservatore dello Stato palestinese all’ONU. I tragici accadimenti delle ultime settimane, che hanno scosso l’opinione pubblica, rafforzano l’iniziativa da portare avanti, partendo da Napoli città del dialogo, anche con la presenza dei volontari e quella politica degli enti locali in quei territori.
L’intervento di Alessandro Fucito, consigliere comunale e anche componente del Direttivo nazionale dell’ANCI, è iniziato con la sottolineatura dell’importanza del riconoscimento alto e forte venuto in sede internazionale alla Palestina. Fucito ha continuato notando che la presenza dell’ambasciatore palestinese e del ministro della sanità del governo palestinese in questa occasione solenne del Consiglio comunale rappresenta un riconoscimento del ruolo che le autonomie locali possono avere come veicolo della pace. Ricordando anche la imminente nuova legge sulla cooperazione, Fucito ha detto che il protagonismo degli enti locali potrà avere un nuovo impulso nella promozione di reti e, soprattutto, di una concezione nuova della cooperazione, che non sia fondata solo sulla solidarietà ma anche sullo scambio e sul dialogo per lo sviluppo. Anche le iniziative del Coordimento Internazionale Enti Locali Mediterranei, al quale in regione Campania aderiscono diversi comuni, grandi e piccoli, e il fatto che la Regione stia finalmente mettendo a punto una legge che consentirà l’interscambio tra comuni campani e palestinesi, rappresentano un importante passo verso una visione nuova in cui, riconoscendo le articolazioni dello Stato, la comunità internazionale può arrivare a riconoscere lo Stato Palestinese, nel quadro dei principi generali e universali di cui ha parlato il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon.
La prima parte del Consiglio, dedicata ai saluti istituzionali, si è conclusa con l’intervento di Francesco Regine, Sindaco di Forio e responsabile delle Relazioni Internazionali del Direttivo ANCI Campania, il quale ha sottolineato l’importanza strategica della collaborazione tra le istituzioni ed ha annunciato che l’ANCI Campania farà parte della delegazione di enti locali campani che, dal 18 al 22 dicembre prossimo, si recherà in Palestina, dove è previsto un incontro col presidente Abu Mazen. La delegazione avrà un confronto sulle attività di cooperazione decentrata degli enti locali campani e palestinesi nell’ambito del programma di Supporto alle Municipalità Palestinesi, finanziato dal Ministero degli Esteri italiano in accordo con l’ANP.
Il Ministro della Salute del Governo Palestinese, Hani Abdin, si è detto “felice per questo incontro che mi dà l’occasione di essere davanti a voi come rappresentante di uno Stato appena riconosciuto dalle Nazioni Unite”. La decisione coraggiosa di appoggiare lo Stato palestinese fa onore all’Italia e rafforza la Palestina nella difficile lotta per l’affermazione della democrazia che, si spera, possa portarla un giorno, ancora con il sostegno italiano, a diventare un membro permanente dell’ONU. Il ministro Abdin ha poi rivolto un appello a mantenere ed ampliare la collaborazione dell’Italia in campo sanitario.
“Napoli – ha ricordato l’Ambasciatore della Missione diplomatica Palestinese in Italia, Sabri Ateyeh – ha sempre sostenuto la causa del nostro popolo, nella consapevolezza che solo attraverso la conquista della pace nel Mediterraneo può essere veramente garantita la pace nel mondo”. Per arrivare al voto favorevole dell’Italia all’ONU, ha detto l’ambasciatore, si è lavorato molto, e, sicuramente, un ruolo importante lo ha giocato la comunità palestinese in tutto il Paese, presente e attiva in tutti i settori socio-politici. Non sarà facile arrivare ad una vera pace, guardando alle decisioni assunte da Israele all’indomani del voto al Palazzo di Vetro, ma bisogna comprendere, ha concluso, che chi dice sì agli interessi del popolo palestinese lo fa anche nell’interesse di Israele.
Il Presidente della Comunità Palestinese in Campania, Shafik Kurtam, ha rimarcato il costante impegno del Sindaco di Napoli de Magistris a favore della causa palestinese. Già all’indomani del suo insediamento, ha ricordato, il primo cittadino convocò la comunità, avviando un dialogo costruttivo, che deve continuare perché la Palestina ha bisogno del contributo di tutti.
Sono, quindi, intervenuti, a nome dei rispettivi gruppi, diversi consiglieri comunali.
Il consigliere Formisano, per Italia dei Valori, ha ricordato che il voto favorevole dell’Italia all’ONU, in difformità con altri importanti Paesi europei, si inserisce nel solco della politica italiana tradizionalmente attenta ai problemi del Medio Oriente.
Il consigliere Vasquez, a nome della Federazione della Sinistra e Laboratorio per l’Alternativa, ha espresso totale solidarietà alla lotta del popolo e dell’Autorità Palestinese, e piena condivisione della proposta del Sindaco, auspicando che la delegazione campana che si recherà nei prossimi giorni in Palestina rappresenti anche la voce del Consiglio comunale.
Il consigliere Moretto, per il PDL, ha espresso viva soddisfazione per la scelta del Governo italiano all’ONU, e ha ricordato come Napoli si sia sempre distinta nella vicinanza alle cause dei popoli che lottano per l’affermazione dei propri diritti.
Il consigliere Lebro, che ha parlato a nome dell’UdC e del gruppo FLI, si è detto orgoglioso perché la città di Napoli, anche attraverso la proposta del Sindaco, si candida a diventare capitale del Mediterraneo e città della pace, e ha auspicato che essa possa testimoniare il proprio ruolo di protagonista attraverso la partecipazione, anche autofinanziata, dei consiglieri al viaggio della pace a Betlemme.
Antonio Borriello, per il gruppo PD, dopo aver sottolineato il proprio orgoglio di italiano per la scelta fatta dal nostro Paese, ha auspicato che si continui sulla strada intrapresa affinché, anche attraverso le scelte in campo economico, si possa garantire al mondo un nuovo orizzonte di pace.
Salvatore Pace del gruppo Napoli è tua, si è augurato che la giornata sia momento di riflessione e anche di proposte concrete, come quella di un protocollo di collaborazione tra la scuola napoletana e quella palestinese, promuovendo la reciproca conoscenza sulla quale si basa la pace.
Carmine Attanasio dei Verdi ha detto che bisogna festeggiare il voto dell’assemblea generale dell’ONU, che contribuisce a far uscire dal buio un popolo e la sua sofferenza, ed ha auspicato una cooperazione totale tra la nostra città e il popolo palestinese perché nessun popolo deve essere lasciato solo e nessun popolo deve far finta di non vedere.
Gennaro Esposito, per Ricostruzione democratica, si è detto convinto che il riconoscimento della comunità internazionale, per quanto importante, costituisca un traguardo ancora troppo esiguo, sottolineando la necessità che, a partire da Napoli, si faccia un grosso lavoro a partire dall’infanzia, per estirpare il concetto di conflitto tra i popoli.
Il consigliere Ciro Borriello, a nome del gruppo di Sinistra e Libertà, ha ricostruito, in particolare, la “guerra dell’acqua” che causa notevoli difficoltà alla vita quotidiana della popolazione palestinese, obbligata a fare i conti con la distribuzione controllata da Israele.
Prima di chiudere la seduta straordinaria, la vice Presidente Coccia ha voluto ricordare la sofferenza delle donne palestinesi, costrette a scavare trincee, ad alzare barricate, a cercare cibo ed armi e ad assicurare le cure mediche. A nome delle consigliere, delle assessore e delle cittadine di Napoli – ha concluso la vice Presidente del Consiglio, rivolgendosi ai rappresentanti palestinesi – portate il nostro saluto alle donne della Palestina”.