Oggi, al quinto giorno di resistenza di Mimmo Mignano sulla gru di Piazza Municipio, é stato diffuso un forte comunicato di denuncia dal sindacato Si-Cobas Napoli e dal Comitato di lotta licenziati e cassintegrati Fiat. Ad un giorno dall’arrivo del Premier viene impedito, ancora una volta, di fare arrivare cibo ed acqua al licenziato Fiat. Già nei giorni scorsi un rimpallo di responsabilità tra Prefettura, questura e vigili del fuoco aveva comportato, dopo una lunga giornata di sole, un ritardo di ore nel rifornimento di acqua e coperte. “Mimmo lasciato sulla gru senza cibo ne acqua: questura e governo Renzi come il terzo Reich – si legge nel comunicato – Giunto al quinto giorno sulla gru di Piazza Municipio, Mimmo continua a resistere nonostante la guerra sporca messa in atto da Questura e governo contro i licenziati: da 2 giorni i servi sciocchi di Renzi hanno infatti deciso di impedire l’invio sulla gru dell’acqua e del cibo necessari a Mimmo. Stamane la Digos ha impedito finanche all’assessore Panini di avvicinarsi al cantiere. Con questa scelta assurda si stanno assumendo la responsabilità di mettere a repentaglio l’incolumità fisica di Mimmo. Si tratta di una vile rappresaglia ordita da chi si è trovato spiazzato dall’iniziativa dei licenziati Fiat e ora mette in campo tutto il suo arsenale repressivo nel tentativo di nascondere agli occhi dell’opinione pubblica l’evidenza dei fatti, ossia che la parte sana di questa città si oppone con tutte le sue forze alla passerella elettorale di Renzi.” La scorsa sera, il presidio in solidarietà a Mignano ha bloccato l’incrocio tra P.zza Municipio e via De Pretis per diverse ore. L’obiettivo sembrerebbe quello di rendere quanto più precaria possibile la permanenza del licenziato sulla gru, per indurlo a scendere. Intanto, in città, si continua a rilanciare l’appuntamento per il corteo di domani, la cui partenza è prevista per le nove da P.zza Dante, nonostante la visita del Premier risulti annullata e l’inaugurazione della metropolitana di P.zza Municpio rinviata, a causa del lutto cittadino proclamato in seguito alla strage di Secondigliano.

Giulia Ambrosio

Luca Leva

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