“Un tempio della cultura, della storia, della bellezza, che ha la drammatica ferita degli scaffali vuoti”. Lo ha detto Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, al termine della visita di stamane al complesso monumentale dei Girolamini, a Napoli, riferendosi al furto di libri storici e di inestimabile valore scoperto nel 2012. Con il ministro c’era, tra gli altri, il procuratore aggiunto di Napoli Vincenzo Piscitelli. “È una storia terribile – ha affermato il ministro – di una violenza inaudita al nostro patrimonio culturale”. “Per fortuna la magistratura ha fatto benissimo il proprio lavoro – ha sottolineato – per fortuna ci sono state persone come Berardi e Caracciolo che hanno avuto il coraggio di denunciare. Il merito di questa vittoria andrà per sempre a loro”. Franceschini ha fatto sapere che “si sta lavorando molto intensamente per capire l’entità e il valore delle opere scomparse”. “Un lavoro complicato di ricomposizione che sta andando avanti molto bene – ha aggiunto – quindi noi facciamo la prima parte, poi sarà l’autorità giudiziaria che ha lavorato così bene fino ad oggi a decidere i tempi e le modalità del dissequestro”. Il ministro ha annunciato che firmerà a breve nei prossimi giorni “un provvedimento che prevede che ci sia un’unica unità di direzione e gestione del complesso monumentale, sia per quanto riguarda la biblioteca sia per gli altri luoghi”. “L’intero complesso monumentale dei Girolamini passerà al Polo museale della Campania – ha spiegato – avrà un unico direttore e naturalmente separate tutte le competenze che servono per la biblioteca, la pinacoteca”. “Un complesso di questo tipo deve ricostruire una sua unità – ha concluso – e non deve essere diviso né avere diversi riferimenti in diverse parti del ministero”.