“Un errore grave se la sinistra strappa alle amministrative, il Pd cercherà in ogni modo di tenere unito il fronte del centrosinistra”. Lo dice a Repubblica Lorenzo Guerini, vicesegretario dem, assicurando che il partito è “in linea con la tabella di marcia per le primarie e le amministrative, non siamo affatto in ritardo”. “Se Sel-Sinistra italiana rompono, non possiamo che prenderne atto. Con amarezza. Ma è certo che il Pd lavora perché non avvenga”, aggiunge. “A Milano faremo delle belle primarie. Correranno Giuseppe Sala, Francesca Balzani, Pierfrancesco Majorino, Roberto Caputo, tutte figure importanti riconosciute nella città. Si parte dal centrosinistra che ha governato, e bene, in questi anni. E le regole sono quelle di sempre: chi vince viene sostenuto da tutti”. “I candidati di Roma e Napoli, così come di molte altre città che vanno al voto, saranno decisi dalle primarie”, sottolinea. “Ho scritto ai segretari provinciali dem fissando il primarie-day il 6 marzo, eccetto che a Milano, dove sono state convocate con anticipo il 7 febbraio. A Torino e a Bologna riconfermiamo i sindaci uscenti, Piero Fassino e Virginio Merola, che hanno ben lavorato, anche se siamo costretti in queste due città a prendere atto che Sel ha deciso, inspiegabilmente, di presentare altri candidati rompendo una collaborazione con noi per motivi che proprio non comprendiamo. E che, sospetto, non comprendono neanche i loro elettori”. “A Napoli ci saranno primarie aperte e competitive. Quindi si vedrà. Mi auguro che da qui al 6 di marzo emergano candidature che siano sinonimo di innovazione”. Le amministrative “sono importanti perché definiscono i sindaci di città importanti come Milano, Napoli, Roma, Bologna, Cagliari. Il Pd non si farà trovare impreparato a quell’ appuntamento. Però non stiamo discutendo del governo nazionale, non è un test per il governo e per Renzi”.

 

 

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