In Commissione Urbanistica, presieduta da Teresa Caiazzo, oggi è stato fatto il punto sull’avanzamento dei bandi relativi ai 27 interventi inseriti nel Grande Progetto “Centro storico di Napoli, valorizzazione del sito Unesco” che, con il finanziamento complessivo di 100 milioni di euro (del Programma Operativo Regionale POR FESR Campania 2007-2013) interverranno per il recupero e la valorizzazione del centro storico di Napoli attraverso il restauro di monumenti e di edifici storici e interventi sul tessuto urbano, nel corso dell’audizione svolta dalla Commissione alla quale hanno partecipato l’assessore all’Urbanistica Carmine Piscopo, la presidente dell’Osservatorio per il Centro storico di Napoli Sito UNESCO, Elena Coccia, l’ingegner Luigi Guarino del Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche per la Campania e Molise, che è la stazione unica appaltante per tutti gli interventi.
La presidente dell’Osservatorio Coccia, assistita dall’architetta Pagliuca del gruppo di supporto dell’Osservatorio, ha ricapitolato il lavoro di vigilanza e di stimolo alla realizzazione del progetto che l’Osservatorio sta portando avanti ed ha evidenziato – oltre alla considerazione che il Grande progetto Centro Storico non esaurirà il tema della valorizzazione dell’intero sito Unesco, obiettivo per il quale sarà decisiva la prossima programmazione dei Fondi Europei (2014/2020) – che la tipologia degli interventi, definita nel 2009, risente ancora di una visione a macchia di leopardo. Questa visione, se è confacente alla parcellizzazione della proprietà nell’area interessata (parcellizzazione che è stata anche un vantaggio impedendo che, come avvenuto in altri centri storici, quello napoletano si svuotasse) non risponde all’esigenza di una visione complessiva di valorizzazione. Decisivi, ha concluso Coccia, nell’ambito del Grande Progetto, sono gli interventi di riqualificazione urbana che, affiancando i singoli restauri, possono garantire una migliore armonizzazione delle tante risorse museali presenti nel Centro Storico.
L’assessore Piscopo ha sottolineato l’importanza della recente decisione dell’Unesco di estendere il perimetro del sito tutelato, decisione che ha anche il valore di riconoscimento dell’intervento in corso, ed ha spiegato che non c’è nessuna possibilità di modificare l’elenco degli interventi previsti, approvati in sede europea, per i quali il via libera effettivo è arrivato nell’aprile del 2013. Al momento, dei 27 interventi inseriti nel Grande Progetto (e che sono in gran parte interventi di restauro di monumenti inseriti in insule), per 3 si è giunti all’aggiudicazione definitiva delle gare (Insula del Duomo, Complesso di Santa Maria Maggiore e Cappella Pignatelli), per 2 ci sono le aggiudicazioni provvisorie (Santa Maria della Colonna e Santi Severino e Sossio), per 10 sono in corso le procedure di gara, con 6 bandi attualmente in pubblicazione. L’assessore ha assicurato che si procede nei tempi previsti, anche se alcuni rallentamenti sono dovuti sia alla complessità della governance del Grande Progetto (molti sono i soggetti che partecipano, Regione Campania, Comune di Napoli, Arcidiocesi di Napoli, Direzione Regionale Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche per la Campania e Molise e Sovrintendenze) che a situazioni diverse, come il caso dell’ex ospedale Santa Maria della Pace per il quale, dopo ben 12 anni, il Tar ha dichiarato di non essere competente rinviando al giudice ordinario la decisione in merito al contenzioso sulla proprietà. Su quest’ultimo problema, l’assessore ha comunicato che sono in corso contatti con la Asl per svolgere l’intervento scongiurando il rischio di perdere il finanziamento relativo. In generale, ha concluso l’assessore Piscopo, è da smentire l’allarme ricorrente sulla perdita dei finanziamenti in quanto l’assessore regionale competente, Cosenza, ha assicurato che resta ferma la scadenza del 31.12.2015 per la rendicontazione degli interventi ma che, per quelli che eventualmente non fossero completati, si potrà trasferire i fondi nella successiva programmazione (2014-2020) spostando così al 2017 la rendicontazione all’Europa.
L’ingegner Guarino del Provveditorato alle OO.PP. ha ricapitolato le procedure in corso sottolineando che è necessaria la massima sinergia tra i soggetti interessati per completare il quadro che, attualmente, vede già assegnati l’85% dei fondi ai singoli interventi – per i quali sono in corso le procedure di gara o le gare sono state già aggiudicate – mentre per i restanti 14, 15 milioni si attende la progettazione da parte del Comune. Sui 3 lotti riguardanti la riqualificazione urbana, sono in corso le sedute pubbliche per la documentazione presentata dalle ditte che hanno partecipato al bando, seguiranno le sedute riservate e l’aggiudicazione provvisoria e, dopo 45 giorni, l’aggiudicazione definitiva che permetterà l’apertura dei cantieri.
Proprio sulla preoccupazione relativa ai tempi – e all’attendibilità del cronoprogramma – per l’apertura dei cantieri, in particolare di quelli di riqualificazione urbana, che riguarderanno strade e sottoservizi nel centro antico, si è soffermata la presidente Caiazzo sottolineando la preoccupazione dei disagi che potrebbero derivare all’apertura dei cantieri che, in forza dell’intervento da attuare, saranno necessariamente limitrofi e contemporanei. Da qui l’opportunità di effettuare una puntuale comunicazione alla cittadinanza.