La commissione Sport, presieduta da Luigi Zimbaldi, ha svolto oggi una discussione generale sullo stato dell’impiantistica sportiva cittadina. In apertura di lavori, il presidente Zimbaldi, alla sua prima riunione in qualità di neo presidente, ha ringraziato il suo predecessore Gennaro Esposito, esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto, e ha annunciato l’intenzione di approfondire la situazione generale degli impianti in città distinguendo, in un secondo momento, la situazione delle singole Municipalità e di tutti gli altri impianti, compresi quelli di piccole dimensioni. Il dirigente del Servizio Progettazione, realizzazione e manutenzione impianti sportivi, Andrea Esposito, ha ricordato le recenti novità normative di settore che, a partire dalla recente legge regionale, consentono al Comune una programmazione annuale che va ad inserirsi in quella triennale della Regione, con la possibilità di aprire alla gestione dei privati nella manutenzione dei piccoli impianti, sempre tenendo presente la finalità sociale e non di cassa dell’attività sportiva e distinguendo, come prevede la legge, gli impianti che abbiano una valenza economica da quelli che ne sono privi. Nelle more della programmazione, associazioni ed enti possono promuovere iniziative per la gestione, presentando progetti per i quali è possibile sollecitare la collaborazione tecnica degli uffici. A proposito di nuovo regolamento per la gestione, poi, sono invece in via di elaborazione le norme relative, distinte in base al tipo di impianti. Il dirigente del Servizio Grandi impianti sportivi, Giuseppe Arzillo, dopo aver riepilogato le competenze del servizio, ha prodotto alla commissione la documentazione richiesta, distinta tra gli impianti a gestione diretta e quelli affidati con lo strumento della concessione, peraltro scaduta, al CONI. Accanto a questi, lo stadio Collana, di proprietà regionale e gestito dal Comune attraverso lo strumento del comodato d’uso, contratto anch’esso scaduto e in via di riscrittura con regole che, ha anticipato Arzillo, saranno diverse da quelle finora previste. Gli impianti, nonostante il cattivo stato di manutenzione e le gravi carenze che caratterizzano molte delle strutture, registrano comunque un’elevata affluenza. Discorso a parte, ha aggiunto Arzillo, è quello dello stadio San Paolo, per il quale, una volta scaduta l’attuale convenzione, potrebbe andarsi ad una fase transitoria, anche se manca ancora una posizione ufficiale dell’Amministrazione sull’argomento. Per ora, ci si limita a registrare il pagamento da parte della società Calcio Napoli di quanto dovuto a partire dal 2007, anche se rimane aperta la questione dei pagamenti corrispondenti alla voce pubblicità, da verificare alla luce dei pronunciamenti sul punto della magistratura contabile. Diversi i quesiti e i suggerimenti dei consiglieri intervenuti: non concentrare solo l’attenzione sullo stadio San Paolo e fornire alla commissione i chiarimenti rispetto ai canoni dovuti dai soggetti gestori degli impianti (Formisano), assicurarsi che al prossimo incontro partecipi il Sindaco, titolare della delega allo Sport, e mettere in atto azioni di controllo per evitare possibili speculazioni da parte di chi gestisce le strutture (Lucci); approfondire la questione dell’esistenza e dell’estensione del vincolo di legge sull’impianto del San Paolo, evitando qualsiasi ipotesi di proroga della convenzione, peraltro già bocciata dalla magistratura contabile in numerosi pronunciamenti, e fornire il necessario parere richiesto agli uffici sulla proposta di iniziativa consiliare sul regolamento per la gestione degli impianti (Gennaro Esposito); approfondire l’aspetto del rapporto tra gli impianti sportivi e il rispetto degli standard urbanistici (Caiazzo); coinvolgere gli uffici del Patrimonio per un’individuazione dettagliata degli impianti dismessi e non più utilizzati (Addio).