La Corte dei Conti ha portato le sue osservazioni basandosi su ”antiche criticità, senza trovare il punto di discontinuità che ha preso corpo dal 2012”. Lo ha detto l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Salvatore Palma, commentando la bocciatura del piano pluriennale di rientro da parte della Corte dei Conti. Palma ha evidenziato che ”le criticità di squilibrio della parte di spesa corrente non esiste più e che si è ridotta la formazion e di debiti fuori bilancio”.
L’ente – ha aggiunto Palma – ”sta partendo adesso e sta operando senza aver avuto risorse a fondo perduto come è stato fatto per altr e città”. In merito al piano di dismissioni, l’esponente della giunta de Magistris ha evidenziato che ”il piano parte dal 2013”, mentre la Corte ha preso in esame ”gli ultimi otto anni in cui il piano di dismissioni non era legato al raggiungimento di un obiettivo. Oggi – ha spiegato Palma – la norma, invece, prevede che il piano di dismissioni vada a coprire il disavanzo che è stato palesato nel 2012”. Altro capitolo riguarda le partecipate rispetto alle quali – ha riferito Palma – la Corte ”si è soffermata su dati vecchi di cinque, sei anni, mentre noi stiamo riorganizzando il settore attraverso la costituzione della holding unica, cui si andrà ad aggiungere il taglio complessivo di 9 aziende partecipate”. Operazioni di cui – ha affermato l’assessore – ”non mi sembra di aver visto nelle considerazioni della Corte”.