Attivisti dei movimento sociali di Napoli hanno occupato ‘N’albero’ interrompendo l’afflusso dei turisti. Viene contestata l’idea di città vetrina e la necessità di difendere il diritto alla casa. “Non ci entusiasma  – si legge –  questa specie di grande centro commerciale costruito su una specie di rampa missilistica (anche se con un suo fascino cyber-trash da B-movie giapponese) ma stante la transitorietà dell’opera neanche ci interessano nemmeno le polemiche pseudo-estetiche che vi si sono sviluppate intorno. NALBERO è però pure un simbolo e lo scopo dell’iniziativa è la rivendicazione di politiche attive per il diritto all’abitare ancora del tutto inadeguate nella nostra città. Per una metropoli che ha la storia e la bellezza di Napoli il turismo è una risorsa logica, che però deve misurarsi con due grandi questioni. Il controllo della qualità del lavoro, perchè l’economia del turismo muove valore verso la rendita e il commercio ma redistribuisce per lo più lavori poveri e sfruttati (come testimoniano anche le offerte di lavoro di mille euro per 30 giorni a dodici ore al giorno proprio su NALBERO…). E soprattutto, per quel che ci riguarda come movimento per la casa, le politiche di sostegno al diritto all’abitare delle fasce popolari nei quartieri storici della città. Senza le quali inevitabilmente questi processi alimentano il fenomeno dell’espulsione. Oggi denunciamo ad esempio il dilagare in città di riconversioni alberghiere di strutture ed appartamenti che tramite agenzie specializzate si camuffano da B&B per evadere le tasse. E la grande ripresa degli aumenti delle locazioni a famiglie, precari e studenti proprio nei quartieri del centro storico: fino al 25% negli ultimi due anni! Al tempo stesso nel bilancio comunale del 2016 sono state completamente assenti le misure del welfare per l’abitare, come il sostegno alla morosità incolpevole e l’albergaggio sociale per l’emergenza abitativa. Noi stessi aspettiamo ancora l’inaugurazione di una struttura per l’emergenza abitativa nei pressi di piazza Cavour da circa un anno… Una mancanza troppo importante in una città con numeri dell’emergenza abitativa esplosivi: oltre diciassettemila famiglie in inutile attesa di alloggio popolare, millecinquecento sfratti esecutivi per morosità incolpevole all’anno, migliaia di mutui casa falliti… Siamo una delle poche città europee in cui i quartieri storici non sono completamente musealizzati: difendiamo questa bellezza!! La casa è un diritto!”

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