Dalle forze che nel Consiglio comunale di Napoli fanno un’opposizione di sinistra arriva la richiesta che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris presenti le sue dimissioni. A chiedere un passo indietro del primo cittadino sono i tre consiglieri di Ricostruzione democratica Simona Molisso, Gennaro Esposito e Carlo Iannello, i due esponenti di Federazione della sinistra, Pietro Rinaldi e Vittorio Vasquez, e l’ex capogruppo dell’Idv Marco Russo. I sei consiglieri, entrati tutti in Consiglio comunale sostenendo la candidatura del sindaco, da diversi mesi sono passati all’opposizione. Ultimo a ‘sfilarsi’ Russo che ha lasciato l’Idv ed è entrato nel Gruppo misto. La richiesta di dimissioni arriva a poche ore dal ‘conclave’ con tutti i rappresentanti della maggioranza che il sindaco de Magistris ha convocato per domani pomeriggio nell’hotel Esedra alla Mostra d’Oltremare. Un ‘faccia a faccia’ che ora assume una rilevanza ancora maggiore e che ‘costringe’ il primo cittadino a trovare una quadra con i partiti, ma soprattutto con i singoli consiglieri che lo sostengono per portare a temine il mandato la cui scadenza naturale è fissata tra due anni. Il sindaco ha dunque la necessità di ‘compattare le fila’ e avere la certezza di poter contare su una maggioranza che lo sostiene senza dover affrontare ogni Consiglio comunale con l’incognita del voto. Un’incognita che si è palesata ieri e che è stata ‘la goccia’ che ha portato i sei consiglieri a chiedere le dimissioni del primo cittadino. Nella nota, gli esponenti politici sottolineano che ”per la prima volta dopo venti anni, il Consiglio ha bocciato una delibera presentata dalla Giunta de Magistris, con una maggioranza che non è stata in grado di andare oltre i 18 voti. Il tempo della pura sopravvivenza – dicono – è scaduto e il sindaco non può pensare di poter resistere con una navigazione di piccolo cabotaggio”. I consiglieri chiedono al sindaco de Magistris un passo indietro per dare la possibilità ai partiti, ai sindacati, alla società civile, ai professionisti di ”esprimere le propri e proposte, le istanze, la disponibilità a impegnarsi per dare vita all’alternativa”.

 

 

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