“La preoccupazione che in carcere si faccia proselitismo è fondata. Il fenomeno esiste e molti dei protagonisti delle vicende francesi e belghe sono passati dalle carceri. Ma noi abbiamo previsto gli anticorpi necessari”. Lo ha spiegato il ministro della Giustizia Andrea Orlando intervenendo al congresso nazionale del Sappe in corso a Napoli in risposta a chi gli ha chiesto se ci fosse da preoccuparsi per la presenza di detenuti di fede islamica all’interno delle carceri, 167 dei quali classificati come terroristi. “Abbiamo garantito l’accesso al culto – ha ricordato – interloquendo con l’Unione delle Comunità musulmane ma aderendo contemporaneamente alle reti di monitoraggio. Direi – ha concluso – che abbiamo costruito gli anticorpi necessari e fondamentale è il ruolo che può e deve esercitare la polizia penitenziaria con il supporto dei mediatori culturali”.
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