La regola in base a cui non potrà candidarsi chi ha già fatto il sindaco in passato “non serve a proibire la candidatura di qualcuno, ma a trovare un nuovo modo di fare le primarie. Ne parleremo negli organismi di partito: per quanto mi riguarda, la sento come un’opportunità, per cui farò il possibile perché sia condivisa. Non per escludere, ma per includere”. Lo afferma, in un’intervista alla Stampa, la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani, che sulla candidatura di Antonio Bassolino a Napoli commenta: “Quando sei stato sindaco, presidente di Regione, ministro, forse puoi anche dare una mano a costruire una nuova classe dirigente”. Per Serracchiani, se il Pd perdesse le amministrative, l’azione del governo non dovrebbe subire un contraccolpo. “Sfide così alte come la riforma costituzionale o della giustizia, sullo sfondo di una situazione internazionale come quella che conosciamo, non si fermano davanti alle amministrative”, dice. In merito all’alleanza con Sel, “a noi piacerebbe appoggiare Zedda a Cagliari, di Sel, così come avere una coalizione a Milano con loro, dopodiché però se in molte circostanze, come a Torino con Airaudo, Sel sceglie di correre da sola, prenderemo atto della sua volontà di rompere la coalizione”, afferma la governatrice del Friuli-Venezia Giulia. Quanto a Milano, “c’è tempo per ragionare sui candidati, bisogna prima capire lo schema di gioco. Ma certo Sala è un ottimo candidato, ha gestito un evento complesso e conosce la città”.

 

 

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