Pochi giorni al via del Napoli Teatro Festival Italia, decima edizione, che parte lunedì 5 giugno in piazza del Plebiscito con il concerto di Franco Battiato e prevede, fino al 10 luglio, 155 appuntamenti con decine di debutti in prima assoluta. Organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, organismo in house della Regione Campania presieduto da Luigi Grispello, il festival è diretto da Ruggero Cappuccio. “Un’edizione speciale – sottolinea Grispello – costruita con grande maestria dal direttore artistico in occasione del decimo anno del Festival. Una manifestazione che si è affermata in questi anni quale straordinario strumento di valorizzazione e promozione di tante realtà artistiche della nostra Regione e del nostro Paese, favorendo la crescita culturale del nostro territorio”. Il 5 giugno, dalle ore 21.30, il festival alza il sipario con Luce del Sud, il concerto di Franco Battiato con la sua Electric Band e con gli archi della Symphony Orchestra, in una serata che accoglie gli interventi poetici di Fabrizio Gifuni, Mimmo Borrelli, Imma Volla e le suggestioni visive delle immagini, inedite, dell’artista Antonio Biasiucci. Un evento gratuito, in un luogo simbolo della città, a pochi passi dal Palazzo Reale, che questo anno è sede principale della programmazione. “Franco Battiato – sottolinea Ruggero Cappuccio – apre la decima edizione con Luce del Sud che è sintesi di una straordinaria cerimonia musicale, poetica e visiva. La potenza espressiva del maestro Battiato, racconta la radiosa bellezza della sua ricerca spirituale. I grandi classici della sua produzione, fino al misticismo degli ultimi lavori, danno vita ad un viaggio intorno alla natura dell’essere. La saggezza inesausta delle civiltà che hanno sposato le terre del Sud rifiorisce nella ricerca musicale dell’autore catanese, incrociando le parole di Auden, Giambattista Vico e Ingeborg Bachmann, attivate da Fabrizio Gifuni, Mimmo Borrelli e Imma Villa. Testi vivi, scelti in un repertorio che racconta del Mediterraneo; interventi recitati che fanno da contraltare alle canzoni di Battiato. Il linguaggio visivo del concerto è segnato dalle immagini di Antonio Biasiucci, che del Sud e della luce ha fatto ragioni della sua Arte”.

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