“L’ordinanza con cui ieri la Corte dei Conti ha intimato al Comune di Napoli di presentare entro il prossimo 30 settembre la relazione per il monitoraggio del piano di riequilibrio è l’ulteriore dimostrazione di quello che ormai denunciamo da tempo: l’assoluta e preoccupante mancanza di legalità e trasparenza dell’Amministrazione de Magistris nella gestione del bilancio e delle finanze comunali” afferma Valeria Valente, deputata e capogruppo del Pd al Consiglio Comunale. “I magistrati contabili hanno infatti constatato che manca all’appello non solo la relazione con scadenza 30 giugno, ma anche gli atti di monitoraggio precedenti: tutto ciò è sconcertante. Era apparsa a noi chiara – aggiunge Valente – questa opacità fin da questa estate, quando, a cavallo di Ferragosto, abbiamo scoperto un contenzioso da 90 milioni di euro di cui l’assessore al bilancio non aveva fatto alcuna menzione nei giorni precedenti in sede di approvazione del bilancio stesso”. “L’invio delle relazioni previste dalla procedura di pre-dissesto non è infatti un puro atto formale (peraltro previsto tassativamente dalla legge), ma un atto necessario e fondamentale per monitorare la situazione di rispetto del piano di rientro adottato dal Comune. Se la sezione regionale della Corte dei Conti riscontrasse la mancata attuazione del piano, il Comune andrebbe automaticamente in dissesto. Quel dissesto che le sezioni riunite della Corte dei Conti hanno congelato nel 2014, in attesa di verificare, proprio attraverso il puntuale monitoraggio, se il Comune di Napoli avesse o meno intrapreso un reale percorso di risanamento. Perciò la situazione continua ad essere molto grave. C’è poco di che stare tranquilli. È necessario e doveroso che l’Amministrazione e l’Organo di revisione presentino immediatamente la relazione richiesta dalla Corte dei Conti per cominciare a fare chiarezza su una materia decisiva per la città come quella economico-finanziaria” conclude Valente.

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