“Oggi in Consiglio comunale ho chiesto al sindaco de Magistris e all’assessore Clemente in che modo l’amministrazione intende seriamente dare il suo contributo al controllo del territorio per il contrasto all’illegalità”. Così, in una nota, Valeria Valente deputata e consigliera comunale del PD a Napoli. “Dai fatti di via Mezzocannone alle stese della Sanità, – continua Valente – passando per i problemi della movida notturna da Chiaia a Bagnoli, dalle occupazioni illegali degli immobili all’occupazione abusiva del suolo pubblico, questa amministrazione ha scelto di non intervenire, di non stare dalla parte dello Stato, di voltarsi dall’altra parte. Il Sindaco continua a ripetere che l’azione della Giunta è ‘costituzionalmente orientata’”. “Premesso che un’amministrazione non interpreta ma applica la legge, – sottolinea Valente – abbiamo chiesto al sindaco ‘orientata verso chi, verso cosa? Verso gli ultimi come prova furbescamente ma maldestramente a dire il sindaco o invece come, concretamente avviene, orientata a strizzare l’occhio a ai centri sociali e a pezzi della maggioranza arancione per un mero scopo di consenso elettorale?” Secondo la deputata del Pd, “oramai i proclami e le rivoluzioni annunciate dal sindaco hanno stancato i cittadini. Non dobbiamo meravigliarci e allo stesso tempo dobbiamo essere preoccupati e interrogarci sul perché venerdì scorso i cittadini della Sanità non sono scesi in piazza a manifestare contro la camorra. Il tempo degli slogan è finito. Napoli ha bisogno di soluzioni vere e chiede alle istituzioni unità, a partire dai temi che le stanno più a cuore e che sono più sentiti. Davanti all’illegalità c’è bisogno di mostrare il volto serio, affidabile e coerente, ma anche netto, imparziale e intransigente dello Stato, attraverso scelte concrete e soprattutto di unità, di sostegno e vicinanza alle forze dell’ordine, con le quali invece questa maggioranza ha creato una frattura che va assolutamente sanata e al più presto. Dire che Napoli viene prima di tutto significa poi dimostrare che il destino della città viene prima degli interessi elettorali di parte”, conclude Valente.
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