L’Aula del Senato con 208 sì, 40 no e 3 astenuti conferma la decisione della Giunta per le Immunità di dire “no” alla richiesta dei magistrati di Napoli di poter disporre gli arresti domiciliari nei confronti del senatore di FI Domenico De Siano coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti per gli appalti sui rifiuti nei comuni di Lacco Ameno, Forio e Monte di Procida. Nei confronti di De Siano era caduta l’accusa di associazione a delinquere, ma erano rimasti in piedi i reati di corruzione e turbativa d’asta. “La decisione dell’Aula, che ha negato l’autorizzazione agli arresti domiciliari per il senatore De Siano, è un esempio di come la ragione e la verità dei fatti possano prevalere sul pregiudizio. Una valutazione diversa sarebbe stata infatti discriminatoria nei confronti di un membro del Senato e non avrebbe tenuto conto del venir meno del principale capo d’imputazione. Domenico De Siano, che apprezzo per il suo lavoro parlamentare e che mi onora della sua amicizia, saprà presto dimostrare la sua totale innocenza. Su questo non avevo dubbi ieri. E ancor di più non ne ho oggi”. Lo dichiara Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia, commentando il “no” agli arresti domiciliari dell’Aula del Senato per il coordinatore di FI in Campania.

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