NAPOLI – La Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania per le vittime innocenti di criminalità e i beni confiscati e l’Ordine dei Giornalisti della Campania hanno siglato oggi, presso la sede di via De Cesare a Santa Lucia, un protocollo di intesa per la sensibilizzazione a mezzo stampa alla cultura della legalità.
Erano presenti l’assessore alle Autonomie della Regione Campania Pasquale Sommese, il presidente della Fondazione Polis Paolo Siani con Geppino Fiorenza e Enrico Tedesco, il presidente e il vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli e Mimmo Falco, il presidente del Coordinamento dei familiari delle vittime innocenti Lorenzo Clemente.
«I giornalisti – ha affermato il presidente Ottavio Lucarelli – devono continuare a fare il proprio mestiere con grande professionalità, in modo scrupoloso ricordandosi che il nostro unico padrone è l’opinione pubblica». Lucarelli ha, inoltre, ricordato i tanti giornalisti campani che sono minacciati dalla camorra e che vivono sotto scorta. Proprio su questo fronte, il protocollo prevede l’organizzazione di un appuntamento annuo «di carattere scientifico» da
realizzare con ‘Ossigeno per l’Informazionè per monitorare l’andamento di «questa grave piaga» e predisporre le linee guida per arginare il fenomeno.
«Vogliamo – ha detto Paolo Siani – che le storie delle vittime innocenti siano raccontate di più di quelle dei loro carnefici e che non ci si limiti all’immediatezza dell’evento tragico, ma che il racconto prosegua anche dopo per mantenere viva la memoria, dare conforto ai familiari e tenere sempre alta l’attenzione».
“Con questa intesa – ha detto l’assessore Sommese – aggiungiamo un ulteriore tassello all’attività di aiuto alle vittime innocenti della criminalità e di valorizzazione dei beni confiscati alla camorra, attraverso il coinvolgimento del mondo delle professioni, come già accaduto negli ultimi due anni con l’Ordine degli Avvocati di Napoli e l’Ordine degli Psicologi della Campania.
“L’obiettivo è stimolare gli organi di informazione affinché sull’emergenza criminalità continuino a svolgere l’importante e decisivo ruolo di dare voce minacciati a quanti sul territorio lavorano ogni giorno alle attività di contrasto alla delinquenza, dai familiari delle vittime innocenti della criminalità alle associazioni e alle cooperative impegnate a dare nuova vita ai beni confiscati alla camorra”, conclude Sommese.