NAPOLI – Nonostante i continui proclami del governatore Caldoro e dell’Assessore al lavoro Nappi relativi ai successi dell’azione del governo di centro destra campano, gli indicatori dicono che la nostra regione è al primo posto per la disoccupazione giovanile che raggiunge il 60%, mentre la disoccupazione passa dal 18.9% del 2012 al 19,3 nel 2013.

Questa situazione tragica è dovuta sicuramente ai fattori congiunturali legati alla crisi economica mondiale ma dobbiamo osservare con disappunto che in Campania non sono state messe in campo da parte del governo regionale azioni in grado di contrastare tale fenomeno. Tutti i provvedimenti che sono stati adottati purtroppo hanno finito di aggravare una situazione già drammatica. E’ il caso delle Società Regionali. Laddove c’è una partecipazione diretta della giunta nella gestione e nella programmazione di queste aziende, esse sono state quasi tutte poste in liquidazione o fatte fallire. Chi ha pagato in prima persona sono stati i lavoratori che in prima istanza non hanno ricevuto con regolarità gli stipendi, e poi si sono visti recapitare l’avviso dell’avvio delle procedure di licenziamento, unico caso in Italia per delle società regionali. Per noi è inconcepibile che per settori cardini come quello della Tess e che si occupa di sviluppo territoriale e l’Astir impegnata nella salvaguardia e bonifiche ambientali non si trovino risorse regionale per finanziare queste attività. I 28 lavoratori di Tess e i 458 di Astir che da mesi non ricevono lo stipendio e che vivono una situazione drammatica dal punto di vista dello sbocco occupazionale e dal punto di vista produttivo per queste due imprese. La Regione Campania ha scelto la strada più facile senza peraltro avere la legittimità a farlo quella di accedere alla cassa integrazione in deroga spostando la corresponsione degli stipendi sulla fiscalità nazionale senza offrire nessuna prospettiva alla condizione dei lavoratori. L’idea, che condividevamo, di creare una Agenzia Regionale di Sviluppo e un Polo Ambientale che avrebbe dato nuovo impulso a questi settori e che avrebbe, da subito, reimpiegato i lavoratori invece è rimasta una intenzione non supportata dai dovuti finanziamenti regionali. Sicuramente, viste le dichiarazioni di Caldoro, nella presentazione del Bilancio Regionale , martedì prossimo ci troveremo di fronte ad un nuovo rinvio. E’ impensabile che solo dopo disastri come quello di Città della Scienza la Regione sblocchi risorse per il completamento delle opere e per il pagamento degli stipendi dei dipendenti di Campania Innovazione e di Fondazione Idis. E se i trasporti pubblici regionali sono allo sfascio la colpa non si può imputare a fattore esterni se non ad una scarsa capacità manageriale nel gestire un settore tanto delicato quanto fondamentale per i cittadini, gli utenti e l’economia regionale. Il nostro primo atto è quello di impegnare i Ministri dello Sviluppo Economico, quello della Coesione Territoriale e quello del Lavoro nel concedere proprie risorse alla Campania con una garanzia di messa in sicurezza i lavoratori e le loro attività e inviando propri ispettori ministeriali presso gli uffici della Giunta regionale e delle società per verificare se non ci siano stati degli abusi nella scelta della Cassa integrazione. Infatti nel caso della Astir il tribunale aveva dichiarato la non fallibilità per una società in house regionale. Una seria lotta alla disoccupazione dovrebbe partire proprio dal non crearne altra. La Regione Campania dovrà dimostrare al governo nazionale di essere una istituzione capace di contrastare tale fenomeno e ciò avverrà solo quando sarà presentato un serio piano industriale di sviluppo per le società partecipate in cui vengano salvaguardate tutte le professionalità impegnate. Alleghiamo per tanto le due interpellanze parlamentari che abbiamo presentato al Ministero dello Sviluppo economico e ai Ministeri della Coesione Territoriale e al Ministero del Lavoro e cogliamo l’occasione per invitare la stampa al Seminario “Futuro Remoto*” che terremo domani a Città della Scienza.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui