NAPOLI – La Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, ha incontrato l’assessore al Bilancio Palma e l’assessore al Patrimonio Fucito per una verifica della copertura finanziaria, già deliberata dal Consiglio comunale, sui servizi relativi alla gestione del patrimonio immobiliare affidati alla partecipata Napoli Servizi, una verifica tesa ad accertare, come ha precisato il presidente in apertura, se le difficoltà operative che si riscontrano e le difficoltà economiche enunciate dai vertici societari siano da ricondurre all’insufficienza della copertura finanziaria o a difficoltà di tipo organizzativo.
L’assessore Palma, dopo aver ricordato del recente primo sì della Commissione ministeriale al piano di riequilibrio pluriennale, ha ribadito l’opportunità della scelta di fare di Napoli Servizi una holding operativa di servizi (scelta che ha anticipato alcuni aspetti che saranno presenti nei collegati alla legge di stabilità) che, se il Comune volesse reperire sul mercato costerebbero certamente di più. Sugli strumenti finanziari necessari per fornire i servizi, l’assessore ha ricordato che questi sono stati previsti in Bilancio solo dopo l’approvazione, da parte del CdA della società, del piano economico finanziario con l’analisi dei servizi da rendere e dei corrispettivi da riconoscere, anche se la non coincidenza temporale tra l’anno finanziario e la durata della Convenzione, dato anche il meccanismo del riconoscimento delle somme dopo rendicontazione da parte di Napoli Servizi, determina il “trascinamento” dell’ultimo trimestre in avanti, sull’anno successivo, sfalsamento che sarà compensato alla scadenza della convenzione, cioè nel 2018.
Il direttore generale di Napoli Servizi, Ferdinando Balzamo, ha ribadito le difficoltà che questo meccanismo crea dal punto di vista del bilancio alla Società, costretta a tenere una contabilità non coincidente con l’anno solare.
I consiglieri intervenuti hanno sottolineato che: al di là della scelta dell’internalizzazione dei servizi, che ha consentito il salvataggio di una partecipata che altrimenti sarebbe dovuta andare sul mercato, il problema vero è quello dell’efficienza e qualità dei servizi forniti alla cittadinanza, mentre occorre la massima chiarezza, con il Consiglio, sui conti e sulle motivazioni delle scelte di bilancio (Palmieri); se è stato positivo scegliere per Napoli Servizi la definizione di società che svolge compiti di interesse generale, desta preoccupazione lo stato dei servizi del patrimonio, dalla manutenzione alla riscossione dei canoni, il che impone di rivedere alcune delle scelte fatte, dettate da ragioni ideologiche, come quella di non far incassare a Napoli Servizi i canoni, il che avrebbe garantito alla società una certa liquidità (Antonio Borriello); ribadita la scelta dell’internalizzazione di un servizio che, esternalizzato, costava dai 20 ai 22 milioni annui, e ricordato che solo in aprile la gestione Romeo ha avuto termine, occorre aumentare lo stanziamento di bilancio ed anche comunicare in modo più efficace le cose fatte (Varriale); occorre valutare la possibilità, invece di riqualificare, con dispendio di molte risorse, l’edilizia residenziale post terremoto, di dar vita ad operazioni di edilizia sostitutiva (Vernetti); lo stato dei servizi sul patrimonio, le dismissioni non iniziate, la manutenzione ferma, con continue denunce di non funzionamento degli ascensori, le indicazioni del Consiglio, disattese, sulla contrattazione e sulla sicurezza dei lavoratori, oltre che la necessità di esternalizzare alcuni servizi che la società non è in grado di fornire, autorizzano a parlare di una “fittizia internalizzazione” che non si tradurrà in un vero risparmio di risorse (Moretto); l’ambito di competenza della Napoli Servizi copre aspetti cruciali nella percezione dei cittadini che devono essere informati per partecipare alla vita pubblica e, così, riattivare lo spirito di appartenenza alla comunità (Marino).
L’assessore al Patrimonio Fucito, nel suo intervento, ha rassicurato i consiglieri sul percorso in atto, che vede l’imminente firma dei disciplinari che dettagliano tutte le funzioni assegnate a Napoli Servizi, e articolando, anche a seconda dei servizi, diversi modelli, come, ad esempio, quello della collaborazione con i soci delle cooperative, per la gestione del verde. Su altri aspetti, l’assessore ha confermato che la manutenzione degli ascensori, iniziata a febbraio, ha consentito la revisione e la messa in funzione finora di 956 ascensori, che sono stati effettuati numerosi espurghi fognari, che, dopo il necessario approfondimento sull’opportunità di servirsi delle Poste per il recapito dei bollettini dei canoni, questi cominceranno ad arrivare regolarmente agli inquilini, l’avvio della vendita per gli 800 alloggi per i quali gli assegnatari avevano già versato la caparra. Il tutto mentre prosegue, risolte alcune difficoltà, l’attività di rilancio degli uffici comunali con la costituzione della task force promessa e l’affidamento ad uffici comunali, finora estromessi da ogni compito, di importanti funzioni, come quella della progettazione e direzione degli interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio alla quale, grazie all’intervento del Consiglio, sono stati destinati in bilancio ulteriori 1,5 milioni.