“A Nola i medici hanno fatto quello che dovevano fare, hanno curato le persone in qualsiasi condizione perché devono salvare vite. Ci sono invece dietro problemi organizzativi, nella catena di comando, e questi sono tutti problemi che non hanno a che fare con la qualità del medico, dell’infermiere, ma hanno a che fare con la parte organizzativa e amministrativa del Sistema sanitario che è ancora il grande vulnus del nostro Sud Italia e il Patto della Salute, le norme che noi abbiamo fatto, sono tutte volte a porre rimedio a queste lacune”. A dirlo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a “Unomattina”. “In casi come quello di Nola si agisce mandando i Nas, che tra l’altro dovevano già andarci perché abbiamo intensificato i controlli sotto Natale e per capire cosa è accaduto. Dopodiché si fa un’analisi più approfondita dei processi organizzativi” ha aggiunto. “Bisogna lavorare tutti insieme – ha aggiunto – chi ha le responsabilità, le Regioni e lo Stato che finanzia, per riuscire a risolvere questi problemi. Sappiamo ormai da decenni che sotto le festività i Pronto Soccorso hanno un maggiore afflusso, perché va gestito meglio il territorio. Se poi hai picchi influenzali, bisogna aspettarselo e cercare di organizzarsi”. “Questo dipende dalla regione – ha concluso – purtroppo abbiamo 21 sanità diverse, però molti passi avanti sono stati fatti in questi anni: niente più tagli lineari, aumento del Fondo sanitario e con il Patto della salute delle misure che tutte le regioni si sono impegnate a rispettare. E questo è un fatto estremamente importante e incoraggiante”.