Assunta Tartaglione cerca, anche su input romano, di correre ai ripari rispetto alle ripercussioni dell’inchiesta che ha coinvolto il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il capo della sua segreteria Nello Mastursi. La Tartaglione ha azzerato oggi ufficialmente la segreteria regionale di cui Mastursi era uno degli elementi di maggior peso, visto che aveva la delega all’organizzazione del partito. Una delega, dicono oggi i “malpancisti” del partito campano, che il fedelissimo di De Luca ha esercitato in maniera forte in particolare nel periodo pre-elettorale e nella formazione delle liste. Dopo la sua nomina a capo della segreteria di De Luca, è il ragionamento che fanno alcuni esponenti di primo piano del partito, Mastursi avrebbe dovuto fare uscire dalla segreteria regionale. La situazione è invece andata avanti per cinque mesi anche se, assicurano dalle stanze della sede regionale di via Santa Brigida, Mastursi dopo l’elezione di De Luca non si era praticamente più visto. Ora la Tartaglione sta preparando il “rilancio dell’azione politica del partito”, sottolineando in particolare la necessità di un “normale rapporto tra il partito e il presidente della Giunta”. Per farlo arriverà a breve, forse già lunedì, una nuova segreteria che potrebbe includere anche alcuni politici di spicco del Pd e dovrebbe essere solo il primo passo: l’obiettivo sul medio periodo del Pd è quello di un maggior peso politico nell’amministrazione regionale fino ad arrivare a un rimpasto della giunta, con il coinvolgimento dei dirigenti del partito. Un primo banco di prova per il nuovo corso del Pd campano ci sarà domenica mattina, nella riunione convocata dalla Tartaglione per domenica mattina alle 8.30 con i consiglieri regionali, i parlamentari e gli europarlamentari.

 

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