NAPOLI – Sarà dedicata al Piano paesistico la prima seduta utile del Consiglio regionale della Campania, alla ripresa dei lavori a settembre. Già a fine agosto, però, i sindaci della zona rossa incontreranno i capigruppo consiliari. Il disegno di legge, firmato dall’assessore regionale all’Urbanistica, Marcello Taglialatela, giunge in aula dopo un lungo percorso con la Direzione regionale dei Beni Culturali e di modifiche concordate con la Commissione Urbanistica. Oggi Taglialatela ha incontrato i sindaci della zona rossa, un incontro – richiesto dal primo cittadino di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, in qualità di delegato dei colleghi del Vesuviano – che è servito per registrare “una ulteriore disponibilità da parte del Consiglio, non solo a discutere del Piano nella prima seduta utile, ma anche di avere un incontro con i capigruppo”.
QuestI i partecipanti: Sant’Anastasia – Carmine Esposito (sindaco) e Giancarlo Graziani (assessore Urbanistica); Boscoreale – Augusto Polito (subcommissario); Cercola – Pasquale Tammaro (sindaco); Ercolano – Salvatore Solaro (assessore Urbanistica); Massa di Somma – Antonio Zeno (sindaco); Pollena Trocchia – Salvatore Auriemma (assessore Urbanistica); Pompei – Claudio D’Alessio (sindaco); San Giorgio a Cremano – Giorgio Zinno (assessore Urbanistica); Terzigno – Stefano Pagano (presidente Consiglio comunale); Torre Annunziata – Giosuè Starita (sindaco); Trecase – Bernardo Brancaccio (assessore Urbanistica). Erano presenti infine i comuni di San Giuseppe Vesuviano e Torre del Greco con due funzionari del settore urbanistica.
“La Giunta è determinata a portare la legge sul piano paesistico e a discuterne in aula nella prima seduta utile – ha affermato Taglialatela – Sono argomenti importanti che incidono sulla qualità della vita dei campani”. Soprattutto all’assessore preme sgomberare il campo da “polemiche e speculazioni” e precisa che “la legge, attesa da 40 anni, non determina nemmeno un metro cubo in più rispetto a quanto già esiste”. Piuttosto, con la legge, ha aggiunto, “si può immaginare una ripulitura dell’ambiente, una riqualificazione di quello che già c’é, e laddove sarà necessario intervento di ristrutturzione o abbattimento e ricostrizione di edifici che ovviamente non sono abusivi”. I sindaci della zona rossa e ai loro rappresentanti presenti all’incontro, ha fatto sapere Paolo Romano, hanno espresso “preoccupazioni di carattere tecnico e tempistico”. “Sono state date tutte le risposte per quanto riguarda i tempi per l’applicazione norma – ha sottolineato – Ci siamo dati un criterio che è quello voluto da Caldoro, e che noi del Consiglio stiamo seguendo, di trovare rispetto a norme importanti la massima condivisione possibile”. Se, però, questa condivisione “non si dovesse trovare, la maggioranza ha la responsabilità di procedere e arrivare all’approvazione del testo”. Per la zona rossa, il piano prevede, ha spiegato ancora Taglialatela, “attraverso l’abrogazione di alcune norme regionali di leggi approvate dal centrosinistra, la possibilità che si possa fare la messa in sicurezza delle abitazioni di ristrutturazione, abbattimento e ricostruzione senza alcun aumento volumetrico e anche evitando i frazionamenti”. L’assessore ai Rapporti con le Autonomie locali, Pasquale Sommese, ha infine precisato che “come per tutti gli assetti del territorio, la Regione sostiene l’esigenza della condivisione delle scelte con le Autonomie locali”.