Seduta sospesa e aggiornata a lunedì con la conferenza dei capigruppo. Termina con un altro nulla di fatto la riunione di oggi del Consiglio regionale della Campania, convocato a oltranza per l’approvazione del piano paesistico che, anche stavolta, resta fermo al palo. A inizio seduta, l’Udc ha annunciato che, a partire dalle 18, non sarebbe stato più presente in aula ”per impegni di partito a Roma”. Poco dopo, la seduta è stata sciolta. Così, della seconda stesura del Piano Paesistico, a firma dell’ex assessore al Governo del Territorio, Marcello Taglialatela, ora deputato di Fratelli d’Italia, restano approvati 5 articoli su 15, a ormai due anni dalla sua approvazione nelle Commissioni competenti. In aula Forza Italia torna a puntare il dito contro il Pd, reo, per il partito di Berlusconi, ”di fare ostruzionismo inutile”.

A ribattere ci pensa il capogruppo democrat Raffaele Topo che parla di ”interessi lobbistici” all’interno del provvedimento. E’ l’articolo 15, l’ultimo del testo, a incontrare le maggiori barricate da parte dell’opposizione. La richiesta dei democrat è di ”escludere o rivedere radicalmente l’articolo in questione perché prevede la cancellazione di importanti norme legislative di tutela del territorio”. Contestate, in particolar modo e tra gli altri punti, la modifica alla zona rossa del Vesuvio che consentirebbe ”ampliamenti dei volumi residenziali esistenti e che potrebbero anche scomparire le limitazioni imposte in quel territorio per il rischio vulcanico”. Non va giù al Pd nemmeno il rischio, ravvisato dall’inizio della discussione del testo di legge, ”dell’allentamento dei vincoli paesaggistici” dell’area sorrentino-amalfitana, così come il gruppo è contrario ”alla cancellazione della legge dell’antica cittadina di Velia”. Gennaro Nocera, capogruppo di Forza Italia ha rilanciato ”la sfida”: ”Approviamo fino al quattordicesimo e dopo discutiamo del resto. Siamo pronti a limature”.

 

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