“Con l’approvazione del nuovo Piano Sociale Regionale 2013/2015 la Campania si dota di un documento di programmazione e di analisi che dà certezze ai territori in materia di politiche sociali ed introduce forti innovazioni che ci fanno essere sempre più in linea con l’Europa.” Così l’assessore regionale all’Assistenza sociale Ermanno Russo sulla delibera di Giunta di approvazione del nuovo Piano sociale della Campania.
“Abbiamo messo in campo uno strumento fortemente innovativo e calibrato sulle esigenze dei territori, rafforzando concetti come la forma associativa degli Ambiti, il Fondo unico per vincolare le risorse destinate dai Comuni ai servizi sociali (FUA) ed attivando i Piani sociali di Zona online“, prosegue l’assessore.
“Per quanto riguarda la provvista finanziaria, per attuare il Piano sono già pronti 70 milioni di euro nel triennio 2013/2015, di cui 47 milioni a valere sul Fondo Nazionale Politiche Sociali e 23 milioni a valere su quello per la non autosufficienza. Ma si tratta di una stima prudenziale, che non tiene conto di altre risorse che sicuramente proverranno dai fondi europei e dalle diverse finanziarie regionali”, spiega Russo.
“Voglio sottolineare come dal Piano emerga chiaramente l’imponente analisi statistica sui bisogni e le risposte in fatto di servizi alla persona. E’ la testimonianza più lampante di come la Regione Campania abbia affinato in questi anni e stia continuando ad affinare anche con questo Piano la propria capacità di programmazione, rendendo l’impiego di risorse tracciabile, trasparente e, ciò che più conta, finalizzato a servizi sociali certi e tangibili. L’obiettivo è tendere a parametri per la programmazione delle politiche sociali quanto più possibili ‘caldi’, vale a dire non soltanto frutto di densità abitativa ed estensione territoriale, ma calati su target di bisogni e territori.
“Terrei a far rilevare – conclude l’assessore – un aspetto in termini di efficacia ed efficienza. A margine di ciascun capitolo del Piano, suddiviso in tre grandi aree di intervento (politiche per la famiglia, integrazione sociosanitaria, misure di contrasto alla povertà) è previsto un obiettivo da raggiungere. Ciò risulta essere in linea con i più moderni documenti di programmazione dell’Unione europea.”