NAPOLI – Con gli accordi quadro siglati tra Regione Campania e i Comuni di Casoria e Casalnuovo diventano 16 le Amministrazioni comunali che potranno beneficiare del Più Europa, progetti per la riqualificazione dei territori. “I due accordi di programma sottoscritti oggi prevedono un importo complessivo di 37 milioni di euro – ha detto oggi Marcello Taglialatela, assessore regionale al Governo del Territorio – Sono accordi di programma che si aggiungono ai dieci già firmati dal presidente Caldoro, di cui 5 a dicembre 2011 e 5 a gennaio di quest’anno, per un importo complessivo di 250 milioni di euro a valere sulla misura 6.2 del Programma Più Europa”.

“L’impegno che abbiamo assunto con l’Unione europea é di spendere materialmente, quindi erogare, 120 milioni entro il 2012. Noi lo rispetteremo”. “Tutti i fondi relativi a questa misura del Por – ha sottolineato – dovranno essere spesi entro il 2015. Siamo di fronte ad azioni concrete e importanti non per la quantità ma la qualità della spesa, azioni che prevedono interventi di rigenerazione urbana”. Per il Comune di Casalnuovo le risorse impegnate sono pari ad euro 17milioni e 262mila euro e sono destinate a 9 interventi nell’area del centro storico e delle limitrofe aree industriali dimesse. Per il Comune di Casoria le risorse impegnate sono pari a 20milioni e 141mila e sono destinate a 16 interventi in un’area che ha il suo baricentro tra le piazze Cirillo, Trieste e Trento, Santa Croce e Benedetto XV. I prossimi Comuni che firmeranno l’accordo quadro saranno Caserta, Pozzuoli e Acerra. “Uno dei programmi europei con le migliori performance”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in merito alla sottoscrizionedegli accordi di programma per il Piu Europa con i Comuni di Casalnuovo e Casoria. Il Piu Europa, ha ricordato Caldoro, va avanti “nonostante qualche problema per la riduzione complessiva del tasso di cofinanziamento nazionale del Programma operativo”. “Di volta in volta – ha sottolineato – abbiamo dovuto adattare la decisione del governo legata alla sua quota di cofinanziamento pari al 35%, ai nostri provvedimenti”. “Questa decisione – ha concluso – colpisce non solo le Regioni, ma anche gli enti locali”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui