NAPOLI – L’obiettivo è superare quota 250mila: tanti furono gli elettori dell’Unione che il 16 ottobre del 2005 si recarono nei seggi della Campania per incoronare Romano Prodi candidato premier della coalizione. A sei giorni dalla consultazione interna al centrosinistra, il trend degli iscritti lascia intendere che l’obiettivo è a portata di mano: sono già più di 55 mila in Campania gli elettori che hanno ottenuto il certificato necessario per poter votare.
Il dato è in continua evoluzione e – sottolineano i responsabili del Pd per le primarie in Campania – lascia presagire un’affluenza in linea con quella del 2005. I cittadini che hanno maturato il diritto al voto sono quelli che hanno sottoscritto – on line o nei circoli – l’appello di sostegno alla coalizione di centrosinistra. Gli iscritti che hanno completato la procedura richiesta sono così ripartiti: circa trentamila tra Napoli e provincia; 12.000 nella provincia di Salerno; 7000 nella provincia di Caserta; 5000 nella provincia di Benevento; manca il dato relativo alla provincia di Avellino. “I dati – sottolinea Ciro Cacciola, responsabile del comitato Bersani a Napoli – sono in continua evoluzione e affluiscono lentamente, ma sono incoraggianti”. Sulla stessa lunghezza d’onda il responsabile organizzativo del Pd per le primarie a Napoli Peppe Balsamo: “A Napoli – dice – gli elettori non saranno meno di 100 mila”. In città si segnalano i quartieri Vomero e Fuorigrotta come tra i più attivi nelle adesioni (con tanto di file ieri al Vomero per registrarsi), mentre in provincia si segnalano come virtuose alcune realtà come Melito, Casoria e Giugliano. I seggi, solo a Napoli saranno 210 quelli allestiti, domenica saranno aperti dalle 8 alle 20. Oltre millecinquecento i volontari messi in campo per garantire lo svolgimento del voto. Definita la geografia degli schieramenti: sulla carta Pier Luigi Bersani dovrebbe contare su una vasta maggioranza. Con lui é schierato gran parte del partito, i socialisti e anche pezzi dell’Idv che hanno fatto dichiarazione di voto per il segretario del Pd. Voteranno per Bersani il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, il capogruppo alla Regione Umberto del Basso de Caro e il consigliere regionale Tonino Amato (area Franceschini), il lettiano Mario Casillo, i bassoliniani Antonio Marciano e Andrea Cozzolino, i riformisti Peppe Russo e Luisa Bossa, il segretario regionale del partito Enzo Amendola e i bindiani che fanno capo al deputato Salvatore Piccolo. Con Matteo Renzi si sono schierati l’ex sottosegretario agli Esteri Umberto Ranieri, l’ex tesoriere del partito Alfredo Mazzei ed altri esponenti del territorio come il consigliere comunale di Ercolano Ciro Buonajuto. Il terzo incomodo, Nichi Vendola, ha dalla sua l’appoggio di alcuni esponenti di rilievo della vecchia giunta regionale guidata da Antonio Bassolino tra cui gli ex assessori Nappi e Buffardi oltre al consulente per i fondi europei Isaia Sales. L’Api sosterrà Bruno Tabacci mentre appare poco radicata sul territorio l’altra candidata del Pd, la veneta Laura Puppato.