NAPOLI – Giochi fatti per le deroghe ai consiglieri regionali campani per le primarie del Pd per scegliere i candidati alle elezioni politiche. In campo ci saranno il capogruppo Umberto Del Basso De Caro (Benevento), Nicola Caputo (Caserta), Tonino Amato (Napoli, e Peppe Russo (Napoli).

Su sei richieste di deroga, avanzate alla direzione nazionale, ne sono state accolte quattro. Resteranno ai box Rosetta D’Amelio (Avellino) e Donato Pica (Salerno). L’ufficializzazione dovrebbe arrivare nella tarda mattinata di oggi. La matassa è stata sbrogliata con il ricorso non solo dei criteri fissati a Roma (il consigliere regionale deve essere al secondo mandato), ma soprattutto attraverso l’accordo tra le correnti. De Caro è stato indicato da Letta, Caputo ha ricevuto l’ok dalla Bindi, Amato da Franceschini e Russo da Bersani. Non mancheranno polemiche, visto che la D’Amelio (anch’ella bersaniana) ha già annunciato battaglia.

Fuori gioco invece tutti i sindaci. Nessuna deroga è stata accolta. Ora la partita si sposta sul piano provinciale, dove la situazione è ancora molto fluida. A Caserta saranno in corsa più di dieci aspiranti parlamentari. Oltre a Caputo, scenderanno sicuramente in pista i parlamentari uscente Stefano Graziano e Pina Picierno, Piero Cappello (presidente dell’Asi e fratello del sindaco di Piedimonte Matese) Lucia Esposito (da poco uscita dal consiglio regionale dopo il periodo di sostituzione di Enrico Fabozzi), Carlo Marino e Loredana Affinito (in quota Renzi).

Da definire ancora le candidature dell’europarlamentare Enzo Iovine (da poco approdato nel Pd), di Camilla Sgambato (moglie del capogruppo provinciale Giuseppe Stellato), di Tommasina Casale e Rosa Castrillo. Vorrebbe essere della partita anche Pasquale Di Biasio, presidente del Consorzio Idrico Terra di Lavoro. Quasi certa la discesa in campo anche del segretari provinciale Dario Abbate, sponsorizzato dall’area ex Ds.

Ma la candidatura di Abbate potrebbe avere pesanti ripercussioni politiche sull’assetto interno del Pd casertano. Nella sua ascesa alla guida del partito è stato determinante l’appoggio di Caputo. Un eventuale sfida nella primarie sarebbe l’inizio di una resa dei conti interna. E numeri alla mano Abbate potrebbe trovarsi in minoranza e quindi costretto a cedere lo scettro di segretario.

Ma di fronte alla possibilità di entrare in Parlamento l’attuale leader dei Democratici casertani sembra pronto a tutto. Anche a “tradire” Caputo.

Mario De Michele

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