NAPOLI – “Non si possono esigere regole diverse per il Tg1 o il Tg3, le regole devono essere uguali e valere per tutti. Non si scandalizzino a sinistra. Anche il Tg3 ha omesso certe notizie ai suoi telespettatori”. Lo afferma il vicepresidente dei senatori del Pdl, Francesco Casoli,
componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai. “Il presidente della Rai Paolo Garimberti – aggiunge Casoli -, secondo quando riferiscono le agenzie di stampa, afferma che il Tg3 ha solo un problema di confusione fra fatti e opinioni ma non un problema di completezza dell’informazione. Allora, o Garimberti è distratto oppure è in malafede, perché dovrebbe sapere che il Tg3 non ha informato i suoi telespettatori dell’apertura di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sulle primarie del Pd in quella città (notizia riportata da tutti i quotidiani nazionali), ha dimenticato l’iscrizione nel registro degli indagati del presidente di una grande banca Giuseppe Mussari, che è anche il presidente dell’Abi, il maggior organismo associativo dei banchieri italiani”. “Inoltre – prosegue Casoli – la visita del Papa in Spagna per le Giornate della Gioventù trovò spazio in un confuso servizio, relegato al fondo della scaletta, che parlava più degli indignados e consegnava a poche righe le parole del Pontefice. Questo solo per stare ai fatti più recenti, senza andare a rivedere tutti i comunicati di protesta che abbiamo fatto in questi mesi. Per non dire di un direttore che fa il conduttore e che accompagna l’uscita o il lancio di un servizio con sue considerazioni personali, legittime ma che dovrebbero costituire oggetto di un autonomo editoriale. Le regole devono valere anche per il Tg3”.