Documenti, computer, telefonini, verbali di interrogatori di testimoni. Gli inquirenti che indagano sulle presunte infiltrazioni camorristiche al comune di Quarto (Napoli) – il pm della Dda di Napoli Henry John Woodcock e i procuratori aggiunti Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli – stanno esaminando tutto il materiale acquisito nelle ultime settimane, a cominciare dal 23 dicembre scorso, giorno delle prime perquisizioni eseguite dai carabinieri, che si recarono nella sede del Municipio. Una indagine che vede coinvolto, tra gli altri, l’ex consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Giovanni De Robbio, indagato per voto di scambio e per tentativo di estorsione ai danni del sindaco del M5s Rosa Capuozzo alla quale il consigliere – espulso dal movimento come lo stesso sindaco – avrebbe chiesto nomine, incarichi nonché l’affidamento della gestione del campo sportivo a imprenditori della famiglia Cesarano, ritenuta legata al clan camorristico dei Polverino. Nei prossimi giorni, in attesa della pronuncia del Tribunale del Riesame su istanze di dissequestro avanzate da alcuni indagati, potrebbero essere ascoltati in procura altri testimoni. Ieri il sindaco Capuozzo è stata interrogata come persona informata dei fatti e parte offesa per la quarta volta dall’inizio dell’inchiesta: in un primo momento aveva negato infatti di aver subito ricatti, circostanza ammessa invece nei successivi interrogatori davanti al pm Woodcock. Secondo indiscrezioni trapelate in ambienti giudiziari, la Capuozzo potrebbe essere ascoltata nuovamente domani in procura, per chiarire alcuni punti sui quali si sta concentrando l’attenzione degli inquirenti alla luce degli ultimi elementi raccolti.

 

 

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